Si è venuta a creare una situazione un po’ tesa tra la Steflor, azienda vivaistica con sede principale a Paderno Dugnano specializzata nella coltivazione di piante ornamentali, e l’amministrazione comunale di Vimodrone. In un comunicato di questi giorni Stefano Busatti, titolare dell’azienda, ha segbnalato che sembrano esserci delle ostilità circa la nascita del progetto ‘Il Giardino delle Meraviglie‘, attualmente bloccato e con l’area posta parzialmente sotto sequestro per presunte violazioni di natura edilizia notificate dalla Polizia Giudiziaria (Dipartimento Ambiente e Edilizia) della Procura della Repubblica di Monza (ne abbiamo parlato qui).
Tutto iniziò nel 2014, quando Busatti decise di ridare nuova vita al ‘Centro Verde Milanese’, storico cento florovivaistico alle porte di Vimodrone ormai in stato di abbandono: “Abbiamo deciso che poteva essere una bella sfida far rinascere quel centro -racconta- L’area è la porta d’accesso al Comune di Vimodrone, un ripristino avrebbe senza dubbio influito positivamente anche sull’immagine del Paese”. L’azienda quindi si impegnò con la famiglia proprietaria e chiese al Comune il permesso di costruire un ampliamento, ricevendo però una prima risposta negativa. “Non era il momento” commenta Bussati, che prosegue commentando la mole di documenti e moduli da compilare e presentare per l’avvio dell’attività: “Il freno della burocrazia disincentiva ogni progetto, non solo il nostro. Il terreno sul quale gli imprenditori procedono sembra un campo minato”.
Si arriva quindi al marzo 2016, quando il progetto viene presentato alla Giunta Comunale, che sulle prime pare mostrare particolare interesse alla proposta, chiedendo un’ulteriore proposta dettagliata del progetto, che per l’azienda prevede “la creazione di un giardino fruibile al pubblico ed una serie di attività rivolte a far conoscere la natura“, come spiega ancora Bussati, che aggiunge: “la risposta del comune non è ancora pervenuta“.
Il permesso a costruire però fu dato in seguito tanto che i lavori partirono in regola. E’ di questi giorni, però, la notifica di chiusura attività e la conseguente dichiarazione dell’azienda: “Il Comune ha deciso di interrompere l’attività, facendola chiudere, per la mancanza di un documento che avrebbe consentito di ottenere l’agibilità” afferma Bussati. Ad oggi però, la situazione non vede solo l’amministrazione coinvolta nel blocco dei lavori, poiché come detto è stato determinante l’intervento della Polizia Giudiziaria, che lascia comunque aperta una via d’uscita spiegando il sequestro dell’area come “finalizzato ad assicurare che gli interventi dell’Azienda vengano realizzati secondo le norme di legge”. Si intuisce probabilmente, che sistemando i documenti tutto dovrebbe poter ripartire.
Ecco dunque che dopo le puntuali precisazioni della Steflor, il comune, interpellato dalla redazione, ha spiegato: “L’ amministrazione tende a favorire la realizzazione di progetti di questo tipo –chiarisce Stefano Della Torre, responsabile dell’ufficio comunicazione dell’ente- La ditta Steflor aveva l’autorizzazione a procedere per realizzare un certo tipo di intervento, ma durante la realizzazione sono sorti alcuni problemi che hanno reso necessario l’intervento giudiziario”. Della Torre continua chiarendo la volontà dell’amministrazione di arrivare ad un pacifico chiarimento, poiché “l’amministrazione ripone la massima fiducia in tutti coloro che lavorano per garantire rigore e sicurezza nel caso specifico e su tutto il territorio comunale” ha concluso.