Un giorno importante quello di martedì scorso: la prima giornata nazionale contro il bullismo nelle scuole. Di certo una ricorrenza del genere non poteva passare inosservata negli istituti scolastici. A Carugate in particolare, con la collaborazione della Cooperativa Il Sorriso, la scuola media sotto la coordinazione di Don Simone Arosio, ha portato avanti un progetto inclusivo che ha riguardato in un secondo momento anche le scuole primarie.
L’8 febbraio infatti, tre ragazzi delle scuole medie si sono recati alle scuole elementari, tenendo loro stessi un incontro sul tema del bullismo, in cui hanno spiegato ai più piccoli il significato delle parole ‘bullismo‘ e ‘rispetto‘ realizzando anche delle brevi scenette. Alla fine della presentazione hanno mostrato loro anche un’originale quanto simbolica opera d’arte, frutto della loro precedente attività presso Il Sorriso.
‘Il resto è tuo’, questo il nome dell’iniziativa, è infatti di lunga data. Il tutto ha avuto inizio a novembre con la lettura di alcuni passi tratti dal libro omonimo, scritto da Alessandro Trevisan, in arte Ale T., un ragazzo disabile della Cooperativa che gli studenti hanno anche avuto modo di incontrare. Il libro, che affronta la questione del rispetto per gli altri, ha saputo far riflettere a fondo i ragazzi su temi quali Disabilità, Incontro, Rispetto e Vita.
“Abbiamo aiutato i ragazzi a capire che le parole possono avere un valore importantissimo e che siamo sempre noi a scegliere come usarle, se per ferire, ironizzare, offendere, schernire, bullizzare oppure per dare vita a relazioni positive!” ha commentato Roberta Sirtori, educatrice presso il Sorriso, che ha seguito in prima persona questa attività. “Credo che partire dalle parole di una persona che ha fatto dei suoi limiti delle potenzialità -ha poi proseguito- e passare delle mattine insieme a dei ragazzi che vivono in prima persona realtà di bullismo, sia stato un segnale molto forte.”
A seguito di ciò, nei mesi scorsi, si sono tenuti altri due incontri, sempre presso la sede del Sorriso di via Bertarini, il primo di tipo musicale in cui gli studenti di terza media hanno avuto l’occasione di suonare qualcosa insieme ai ragazzi della Cooperativa; mentre invece il secondo, dedicato all’arte, ha permesso ai ragazzi di creare, con il contributo di ciascuno, ‘UNIamoCI CONTRO IL BULLISMO‘ un quadro collettivo, nato dal lavoro di gruppo e simbolo dell’unione e dell’aiuto reciproco necessari per contrastare i bulli (foto a fondo articolo)
Ed è proprio quel quadro, una sorta di pannello composto da oltre 130 tessere di legno decorate, ad essere stato portato e spiegato alle scuole primarie con cui i ragazzi delle medie hanno potuto condividere il loro percorso sul tema del bullismo.
Una delle ragazze che ha fatto la presentazione si è detta molto contenta della sua esperienza affermando: “Questa attività è stata molto interessante. Ho scoperto che è bello dare ai più piccoli dei consigli per aiutarli a crescere”. Niente lezioni o morali quindi, ma solo piccoli-grandi consigli che sono stati accolti con entusiasmo e che potrebbero davvero fare la differenza, perché non arrivano dai genitori o dalle maestre, ma proprio da quei ‘bambini più grandi’ tanto ammirati.
Anche le maestre sono rimaste soddisfatte ed hanno ringraziato per i tanti spunti offerti, dichiarando di voler riprendere in classe i contenuti emersi da questo incontro speciale. “I bambini della mia classe erano tutti molto attenti e sono rimasti davvero colpiti dal vedere ragazzi più grandi parlare a loro in modo così semplice e diretto” ha commentato una di loro.
Forse il più fiero e soddisfatto di tutti però è proprio il coordinatore di tutto quanto il progetto, Don Simone, che cosí si è espresso sul successo dell’esperienza: “Attraverso questa attività abbiamo voluto far comprendere che il bullismo può essere sconfitto solo avendo rispetto dell’unicità di ogni persona. Dobbiamo imparare ad avere uno sguardo diverso capace di vedere non i limiti e i difetti dell’altro, ma le sue qualità e i suoi talenti. E’ questa l’ unica via possibile per sconfiggere il bullismo”.