Le recenti stime riportano che il numero di soggetti affetti da dislessia sia pari a circa 1.500.000 e che tali soggetti presentino quasi sempre una carriera scolastica inanellata di insuccessi: abbandoni precoci e conseguenze sociali e professionali spesso negative. L’Associazione Italiana Dislessia (AID) , cooperando diverse istituzioni ed operatori, opera per combattere le difficoltà legate ai disturbi di apprendimento della lettura, scrittura, ortografia, calcolo e abilità logico-deduttive e per affrontare percorsi educativi con una didattica metodologicamente mirata.
A Bussero il Nuovo Istituto San Nazaro si definisce l’unica scuola privata per il recupero di anni scolastici e preparazione agli esami di idoneità a mettere in atto i principi di una didattica inclusiva, in grado di approntare percorsi formativi personalizzati, con al centro lo studente e le sue potenzialità e problematiche. Il tutto certificato e riconosciuto dall’AID. L’Istituto è considerato un riferimento per studenti e famiglie alla ricerca di un contesto in cui l’alunno si senta parte attiva del percorso educativo, grazie al supporto degli insegnanti e a metodologie di intervento in cui si sente coinvolto, acquisendo così maggiore consapevolezza delle proprie abilità.
Giovedi 19 gennaio, alle ore 19.30, presso il teatro-salone del Nuovo Istituto San Nazaro, in piazza IV Novembre, si terrà un incontro in collaborazione con l’AID, dedicato alla complessità della scelta da fare “dopo la terza media” e ai servizi che si occupano dello sviluppo e dell’educazione dei bambini con disturbi del neurosviluppo che riguardano la capacità di leggere, scrivere e calcolare in modo corretto e fluente. Durante la serata, a tema “Cosa ti aspetti e ti spetta alle superiori, PDP leggi e consigli”, la Prof.ssa Rosy Tavazzani Montani counselor, docente della scuola secondaria e formatore AID, spiegherà alle famiglie come acquisire una maggiore consapevolezza delle problematiche didattiche e psicologiche e quali le normative legislative vigenti, per i ragazzi con disturbi specifici di apprendimento, DSA, o con bisogni educativi speciali, BES. Non è la prima volta che l’istituto organizza degli eventi per discutere le difficoltà specifiche di apprendimento, e da anni si dedica alla preparazione di corsi di formazione ed aggiornamento dei propri docenti, che da poco hanno conseguito l’attestato del corso “Dislessia Amica”.
FRANCA ANDREONI