E’ difficile pensare ad un gesto più ignorante, nel senso etimologico del termine, che ignora in questo caso fino in fondo il valore di ciò che si trova davanti. Accade sempre con gli atti di vandalismo che deturpano i beni pubblici, ma fa ancor più specie se a cadere sotto i colpi della stupidità, sono delle installazioni simbolo di una lotta alla violenza, nel dettaglio quella contro la violenza perpetrata sulle donne.
È accaduto a Pioltello nella notte prima del 25 novembre, Giornata Internazionale della lotta alla violenza sulle donne. Molte delle 36 sagome installate in sette piazze della città, sono state abbattute e in parte danneggiate. Davanti ad un gesto che ha lasciato piuttosto sgomenti, molti cittadini hanno da subito preso la situazione in mano pensando in prima persona al ripristino delle installazioni artistiche, che riportavano tra l’altro, brani scelti dalla Biblioteca Civica e tratti da libri di autrici donne sulla violenza di genere.
“Tanto così sono le donne: a volte gli eventi della vita le fanno a pezzi, ma poi si rimettono insieme e ricominciano a vivere“. Si è espressa con queste parole Daniela Corrà, pioltellese che da subito ha lanciato l’idea di scendere in piazza con altri cittadini per rimettere in piedi le sagome di donna. Un gesto che ha molto colpito l’amministrazione, in particolare l’assessora alle Pari Opportunità Jessica D’Adamo: “Dopo l’indignazione, la città ha reagito con determinazione all’atto vandalico di distruzione delle sagome che avevamo posizionato per celebrare la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne -ha spiegato- Questo significa che quelle sagome non erano solo donne stilizzate, ma avevano una voce, che è stata ascoltata. E la reazione della città dimostra che il messaggio è arrivato e che non si tollera, neanche su delle sagome, la violenza sulle donne. Se penso però alle persone che hanno compiuto l’atto vandalico, poche o tante che fossero, non posso che constatare che l’indifferenza è ancora radicata e che la strada da fare è ancora lunga”.
In effetti questo atto di vandalismo traccia un’idea di quanto lavoro ci sia ancora da fare, in primis per trasmettere il senso del rispetto della cosa pubblica, il senso del rispetto per il lavoro degli altri; in secondo c’è molto ancora da dire e da spiegare, in tema di sensibilità culturale, di empatia sociale, di interesse verso le cause di chi è vittima, di qualsiasi violenza.
La sindaca Ivonne Cosciotti guarda con positività al futuro però: “Siamo sorridenti e determinate, perché se è vero che non dimentichiamo che il femminicidio ha provocato solo quest’anno 116 vittime, è altrettanto vero che continueremo con decisione e con il sorriso, come le donne sanno ben fare, a propugnare i valori del rispetto tra i sessi, della non violenza e delle pari opportunità” ha spiegato, e ha poi concluso: “Celebriamo la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne e siamo felici di partecipare attivamente a questo importantissimo evento con un programma ricco di iniziative da offrire ai nostri concittadini, anche riparando ciò che è stato rotto da persone violente“.
Le sagome resteranno visibili ancora per tutta la giornata di oggi 26 e domani 27 novembre in piazza Del Mercato, piazza XXV Aprile, piazza Giovanni XXIII, piazza Della Stazione, piazza Don Milani, Piazza dei Popoli e Parco Mozart.