25 NOVEMBRE GESSATE
“SE SON ROSE… SFIORIRANNO”. IN AULA CONSILIARE IL RICORDO DELLE DONNE VITTIME DI VIOLENZA

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Una lettura a sei voci, quelle di Lorella Augusta, Mariella, Manuela, Nadia e Rosangela, prenderà vita venerdì 25 novembre alle ore 21.00 in aula consiliare. I testi sono scelti tra autori più o meno noti per dare voce a tutte quelle donne che voce non ce l’hanno più. Proprio questo sarà il filo conduttore della serata organizzata dalla direttrice della Biblioteca di Gessate, Lorella Bernardi, con il Patrocinio del Comune in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza di genere.

Ci sono donne che hanno dovuto toccare il fondo prima di trovare la forza di riscattarsi, vittime delle violenze fisiche e psicologiche di uomini oppressori -spiega Lorella Bernardi Noi donne saremo lì quella sera per un appello appassionato a tutte le vittime affinché abbiano il coraggio di parlare, di sfidare i luoghi comuni, di essere padrone delle proprie scelte perché in fondo siamo noi donne che costruiamo gli uomini, e il nostro destino è nelle nostre mani.”

Anche a Gessate dunque ci si affida al racconto d’autore per ricordare tutte le donne vittime di violenza, cercando di smuovere le coscienze attraverso le letture, toccando corde profonde soprattutto negli uomini, richiamandoli ad una riflessione su fatti drammaticamente ancora di cronaca attuale. Ci dicono i dati che in Italia viene uccisa una donna ogni tre giorni per mano del proprio partner o ex compagno.

Per tutto questo sangue versato, sarà proprio il rosso il colore dominate della serata, che tingerà sia gli abiti delle lettrici sia le rose, sfiorite, a corredo della scenografia, che sarà da corollario alle letture a partire dalla prima, letta proprio dalla Direttrice della Biblioteca, che reciterà “Le donne erediteranno la terra” di Aldo Cazzullo. A lei seguirà il coro delle voci delle altre protagoniste, in un trionfo di suoni e parole a ribadire che la violenza non ci è purtroppo estranea, ma può coesistere nelle nostre case, tra gli amici, sul posto di lavoro, e che le donne debbono avere la forza e il coraggio di denunciare.

“A ciascuna delle vittime di violenza vorremmo dedicare un ricordo che, per quanto breve -spiegano le lettrici- servirà a non dimenticare i loro volti e le loro storie con la speranza di infondere coraggio a chi può fare ancora in tempo a salvarsi”.

AB