Due riflessioni generali sulla preparazione atletica estiva, le avevano lanciate i tre esperti professionisti di Enjoy, Giuliano Gariboldi, Marco Cornaghi e Damiano Bernacchini. Oggi entriamo più nello specifico di ciò che serve per uno degli sport più amati in Martesana, il Rugby. In questo percorso è un altro trainer di Enjoy Sport, Gabriele “gabbo” Signorini.
“Questo momento dell’anno è propizio per gettare le fondamenta del nuovo anno sportivo, lavorando con una giusta proporzione sulla tecnica individuale e le capacità definite condizionali -spiega Signorini- Le proposte possono e devono essere differenti a seconda del livello degli atleti e della squadra, più è alto il livello e più specifico (per l’atleta e per il ruolo) deve essere il lavoro proposto”.
Ecco allora i primo consiglio: portare avanti un doppio lavoro sia su campo che in palestra, badando molto bene a rispettare i tempi di lavoro, gli intervalli di pausa, l’intensità e il numero delle ripetute, il tutto concordato con il proprio preparatore atletico. In questi casi infatti, il “fai da te” può andar bene se si hanno alle spalle anni e anni di attività e ci si conosce alla perfezione, ma affidarsi alle competenze specifiche dei trainer è sempre la cosa migliore.
“Essendo il rugby uno sport con un modello prestativo prevalentemente aerobico, la resistenza specifica non è intesa come pura resistenza aerobica. È necessario quindi modulare l’intensità delle esercitazioni tecniche proposte dal coach, integrando il lavoro sul campo con un intervento coordinato con il preparatore atletico -prosegue Signorini nella sua disamina- Per quanto riguarda il lavoro di pesistica è bene ricordare come sia importante durante questo periodo lavorare su quattro aspetti principali che sono: ipertrofia, coordinazione, stabilità articolare e soprattutto verificare che con l’aumento di forza non ci sia stata una diminuzione di velocità“.
Dunque il rugbista in vacanza non può pensare solamente di tenere saldo il suo tono muscolare, sicuramente indispensabile, ma deve bilanciare la sua attività di approccio alla nuova stagione, facendo attenzione a tutti gli aspetti propedeutici al gioco. In tutto questo, come ricordato già nell’intervista della scorsa settimana, l’alimentazione la fa da padrona, è forse scontato ricordarlo, ma è sempre cosa buona sottolineare come tutto nasca e parta da un corretto approccio con il cibo, che in parallelo con lo sport, costituisce il binomio per un sano stile di vita, indipendentemente dalla pratica agonistica.
“Per quanto riguarda l’aspetto nutrizionale è sempre bene seguire le linee guida della nutrizione sportiva, idratare adeguatamente l’organismo, e fornire una dose adeguata di carboidrati, proteine e grassi“ conclude Signorini, che aggiunge: “rispettivamente si parla di 5-8 g di carboidrati per kg peso al giorno, 1-2 g di proteine per kg di peso al giorno e per quanto riguarda le proteine, ricordando che le esigenze possono essere differenti e che in caso di atleti di alto livello, è sempre bene affidarsi ad un nutrizionista professionista”.
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