“VOLEVAMO ESSERE JO”: AMICIZIA E RIFLESSIONE BEN RACCONTATE, PER IL PRIMO LIBRO-CONSIGLIO

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Volevamo essere Jo
Di Emilia Marasco
240 pagine 
Mondadori collana Omnibus

Unknown

Una bella storia italiana di amicizia tra donne iniziata negli anni “70, dove un gruppo di bambine che abitano nello stesso caseggiato genovese, riceve in regalo il libro “Piccole Donne”, e su questo basa  i propri giochi in cortile. Molti anni dopo il gruppo formato da Giovanna, Lara, Silvia e Carla, si riunisce sull’onda dei ricordi di infanzia presso la casa di campagna di una di loro, e il fine settimana diventa spunto per ciascuna per una riflessione sulla propria vita e un nuovo inizio. Il libro è scritto molto bene e sono rese in modo efficace e veritiero le figure delle protagoniste sia da piccole che da adulte. Una gradevole lettura estiva con un pizzico di riflessione.

L’autrice, Emilia Marasco, ha firmato anche La Memoria impossibile (TEA), La distanza necessaria (Il Canneto), Verso Sud (EmmaBooks) e Famiglia: femminile, plurale (Mondadori), oltre a Madri clandestine, per il Teatro Stabile di Genova prodotto dalla Compagnia del Suq.
In un articolo scritto dalla stessa Marasco per il Blog Letteratitudinenews di Massimo Maugeri, l’autrice ha introdotto il suo romanzo così: “Da bambina ho letto Piccole Donne della Alcott e ho amato Jo. Ero una piccola lettrice forte – grazie a mio padre – e finalmente, con Jo, incontravo una donna non principessa, non ineguagliabile eroina della storia con la S maiuscola, una donna non in un ruolo secondario rispetto a un protagonista, non orfanella salvata da un principe o da un uomo ricco che poi si scopriva essere suo zio. Jo era una ragazza del 1868 in grado di parlare a una bambina degli anni Sessanta e poi dei Settanta e forse anche degli anni Ottanta. Oggi non sono molte le bambine che leggono Piccole Donne, anche se é un classico della letteratura per ragazzi”.
Rubrica curata da:
Clio 6