Intorno alle 08.00 di mercoledì mattina, una donna di 51 anni viaggiava sulla sua bicicletta in zona Redecesio, quando un camion, svoltando, l’ha travolta. Elisoccorso e 118 sono accorsi sul posto, e la donna è stata trasportata inizialmente in codice rosso, poi cambiato in codice giallo, all’ospedale San Raffaele, dove è apparsa in gravi condizioni, ma con buone probabilità di farcela.
La pessima notizia ha ravvivato le ceneri sopite sotto la brace, e il tema delle piste ciclabili e della sicurezza per la mobilità dolce di ciclisti e pedoni, è ritornato uno degli argomenti più in auge in città. In quel punto di strada, la pista ciclabile è in realtà uno spazio rosso dipinto sul marciapiede, con diversi dislivelli e continue interruzioni dovute ai passi carrai. “Una situazione al limite della legalità tra l’altro” commenta Pino Di Marzo di Sinistra Italiana Segrate, che da anni ormai si batte a più riprese per un piano di piste ciclabili capillare in ogni quartiere del vasto territorio segratese. “Saputo dell’incidente lo abbiamo subito segnalato, ma non certo per fare i cronisti d’assalto -precisa Di Marzo- ma solo per far puntare nuovamente i fari su un pericolo che è reale e mai spento. Troppi sono gli incidenti di questo tipo che si contano nella nostra città, e già in passato avevamo sottolineato come questi marciapiedi colorati di rosso non fossero legali e non serviserro a tutelare né ciclisti né pedoni, per non parlare del fatto che di certo non potevano essere annoverati in quei famosi 80km di piste ciclabili, dato che piste ciclabili non sono affatto”.
Intanto c’è chi si chiede se a distanza di un anno le cose siano cambiate con la nuova Giunta. Lo fa ad esempio una cittadina, che di suo pugno ha scritto all’assessore alla Mobilità Mazzei, sollecitando più volte interventi in merito: “Il problema della mobilità dolce non si risolve certo aggiungendo pezzettini di ciclabile qua e là senza criterio -ha raccontato la donna- ma d esempio rivendendo al segnaletica e facendo un lavoro puntiglioso e ragionato sulle piste ciclabili. In un anno vedo che nulla si è mosso“.
Segrate Ciclabile, che da tempo si muove per promuovere una mobilità sostenibile sulle due ruote con un pensiero rivolto anche ai pedoni, ha commentato così l’accaduto e più in generale la situazione piste ciclabili a Segrate. “L’incidente è avvenuto in un punto dove i mezzi non hanno gran visibilità purtroppo, e dove le piste ciclabili sono in realtà false, vengono poi usate da chi si sposta in bicicletta ma sono marciapiedi con tutto ciò che comportano. Se ci fosse stata una ciclabile reale, a quel punto ci sarebbe stato uno stop, come previsto -ha spiegato il Presidente Stefano Lodi– Più volte abbiamo richiesto al comune un progetto centrale per la viabilità dolce, e non rattoppi di ciclabili spezzettati e non contigui tra loro, tutto inserito in un progetto più ampio di riduzione della velocità per le auto ad esempio. Dai prossimi mesi ritorneremo nel pieno della nostra attività, al momento in fase di riassesto, e continueremo a fare pressioni affinché si promuova e si tuteli l’utilizzo della bici o l’importanza di spostarsi a piedi, in entrambi i casi con il massimo delle tutele”.