Dall’analisi che le forze politiche di opposizione hanno fatto sul ritiro delle deleghe a Pasquale Magro da parte del sindaco Angelo Rocchi, ne esce una chiave di lettura che ha un denominatore comune: la maggioranza appare sfilacciata, in equilibrio tra forze di potere che sgomitano e rivendicano spazi in nome delle preferenze ottenute un anno fa alle urne. E’ probabile che sino a settembre non verrà presa nessuna decisione sul futuro assessore al Personale, e sino ad allora sarà il primo cittadino a tenere in mano la delega.
Cosimo Sansalone (Movimento Sansalone):
All’interno della minoranza, Cosimo Sansalone è forse la voce che più si avvicina idealmente alla maggioranza, ma il suo giudizio sulla situazione attuale non è tenero. “Quest’amministrazione non ha capito che il passato della sinistra era già morto con la fine del mandato Soldano, e ha così continuato a demolire, compreso il rapporto con i lavoratori ai quali non si può pensare di fare la guerra, ma dai quali bisognava andare con un progetto di estremo buonsenso per un rapporto nuovo e collaborativo -ha spiegato Sansalone il cui Movimento ha perso la consigliera Arosio dimissionaria per ragioni personali extra politiche- Questa maggioranza non ha portato alcun progetto concreto e ha fatto peggio del passato aumentando le tasse come nessun governo di centrodestra avrebbe mai fatto. Il problema è strutturale: ci sono personaggi che non conoscono il tessuto cittadino perchè non lo abitano, e assessori che alle urne sono stati bocciati dagli elettori eppure rivestono ruoli chiave, e Magro è uno di questi”.
Salvatore Capodici (Liste Civiche)
Assessori che sono usciti dalle urne con poche preferenze. Il concetto lo riprende Salvatore Capodici, che allarga poi la sua riflessione parlando di “responsabilità collegiale di Giunta e sindaco e non solo dell’ex assessore” in merito alla riorganizzazione del personale, e poi affonda: “Magro è un assessore che non ha consiglieri in consiglio comunale, mi chiedo se il sindaco avrebbe agito allo tesso modo con un assessore supportato da consiglieri . Ciò non toglie che in 12 mesi l’ex assessore al Personale si sia dimostrato inadeguato e non rispettoso delle istituzioni, e che le uniche delibere da lui portate in consiglio siano del tutto discutibili, come la convenzione per la gestione di paghe, contributi e previdenza per il Parco della valle del Ticino o quella sul Segretario Generale, per altro sbagliata anche nella forma. Ora il sindaco sbaglierebbe ad accentrare le deleghe su di sè, e deve avere il coraggio di proporre un rimpasto di giunta con deleghe ridistribuite e volti nuovi. O riparte da zero, o è ad un binario morto. Già ora sta a zero l’attività amministrativa propositiva, e si muove solo quella legata a obblighi di legge”.
Loredana Verzino (Cologno Solidale e Democratica)
Su una linea di pensiero molto simile è anche Loredana Verzino, che legge la fuoriuscita di Pasquale Magro dalla squadra di governo, come un atto del sindaco per chiarire alla sua squadra chi comanda: “La lettura politica che si evince dalle interviste del Sindaco, é che lui stesso stia avvisando la sua compagine; è chiaro che non vuole ulteriori pressioni politiche o ricatti come quelli di chi, stufa del Bilancio, rivendica la poltrona di vice sindaco -ha sottolineato- É stato semplice far fuori Magro perché senza riferimenti in consiglio, anche se la forte protesta di FI e FDI, che da giorni litigano, ha forse colto di sorpresa il primo cittadino. Amministrativamente parlando invece, Magro voleva concedere due posizioni organizzative a funzionari del comune e il sindaco si è opposto, quindi quando Rocchi parla di autonomia degli assessori, mente sapendo di mentire”.
Giovanni Cocciro (Partito Democratico)
Volti nuovi, nuove deleghe, è forse quello che sperano anche alcune delle forze di maggioranza desiderose di maggior considerazione all’interno del consiglio. Lo pensa senza mezzi termini Giovanni Cocciro, capogruppo PD: “E’ una chiara strategia di mantenimento degli equilibri di forza tra partiti, che già due mesi dopo le elezioni con la civica della Tesauro confluita in Fratelli d’Italia, si erano andati incrinando -ha spiegato- Allora già si parlava della possibile uscita di Magro, ma si tenne tutto sotto controllo per non apparire frammentati. Dopo un anno ecco che saltano le prime teste e si ragiona su come accontentare chi e in che modo e Magro diventa capro espiatorio. E’ noto come l’assessore Tesauro si aspettasse la poltrona da vice sindaco, e ad ora è chiaro che la Lega con un solo assessore, sia in minoranza rispetto a Forza Italia e Fratelli d’Italia e rivendicherà qualcosa. Ora si accorderanno sul PGT, di interesse comune, e poi partirà la guerra a settembre”.
Movimento 5 Stelle
E nel frattempo ? Nel frattempo la conferenza dei Capigruppo è andata deserta, presenti solamente Lega, Cologno Solidale e Democratica e Movimento 5 Stelle. Ad oggi sono state convocate per il 22 e 23 giugno, le commissioni I e II. Lo stallo amministrativo è mal tollerato dal Movimento, e gli attivisti pentastellati non hanno lasciato attendere la loro reazione: “Un caos motivato con “ragioni tecniche”, che poi sono ragioni “politiche” interne alla coalizione di maggioranza, data la revoca di delega all’ex assessore Magro, già da noi criticato aspramente mesi fa per la questione “buste paga”. Quando nelle piazze ripetiamo che l’unica soluzione è il MoVimento 5 stelle è proprio per evitare tutto questo immobilismo -si legge nel comunicato del Meetup- Le coalizioni creano questioni interne, problemi di sedie o promesse da mantenere che talvolta bloccano, come in questo caso, l’attività della maggioranza forse anche per mesi […] Scordatevi di vedere qualcosa di meglio oltre all’ordinaria amministrazione di interventi su strade e verde già pagati. Il centrodestra occupato a fare equilibrismo interno si disinteressa dei progetti e delle commissioni mentre il progresso del paese, nel 2016, rimarrà legato al secolo scorso per molto tempo ancora…”.