MELZO
FINE ANTICIPATA DEL MANDATO BRUSCHI. LE PAROLE DEL SINDACO DIMISSIONARIO

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E’ implosa la maggioranza, ed è un dato di fatto. Lo scorso 11 maggio nella sede PD, tensioni, malumori, richieste per cambi interni alla giunta e rimpasti, hanno portato il primo cittadino a registrare l’impossibilità di continuare con la piena fiducia di uno schieramento coeso. Una crisi già aperta da tempo, che aveva vissuto il suo apice nel consiglio comunale di poche settimane fa, con il bilancio da approvare diventato una pietra in grado di spostare equilibri e far crollare l’amministrazione (qui).

Ieri mattina 12 maggio, sono arrivate ufficialmente le dimissioni del primo cittadino, ma le avvisaglie del crollo erano già chiare il 6 maggio con la sospensione delle deleghe agli assessori e l’impegno di rivedersi per valutare lo stato di salute e la tenuta della coalizione. L’analisi ha dato risultati pessimi, e le crepe nel comparto della giunta, estese già da molto tempo, hanno ceduto del tutto e nessun rimpasto avrebbe potuto sanare l’attuale situazione, dove i tre consiglieri ormai noti come i “dissidenti”, Annalisa Piemontese, Massimo Ferrari e Valter Vighi, vengono considerati dall’entourage del sindaco stesso, solo una parte del problema, o una logica conseguenza: “risultato di un percorso segnato da personalismi e prese di posizione che hanno punteggiato costantemente il percorso di questa legislatura -si apprende dal comunicato ufficiale dell’uscente Bruschi- ne sono la prova lo stillicidio di notizie sui contrasti in maggioranza diffusi a mezzo stampa, social e passaparola”.

PD, Sinistra-cambiare Melzo la Sinistra e Noi per Melzo, coalizione che d’un soffio aveva messo la bandiera della vittoria sulle amministrative del 2014, non hanno retto dunque, lasciando la città in mano ad un Commissario Prefettizio che guiderà il comune sino al prossimo voto che sarà ormai nel 2017, e che difficilmente potrà portare a termine in toto quel programma sul quale sindaco e assessori avevano preso impegno con la città. “Rimane il rammarico delle molte cose non ancora attuate ma programmate, in particolare a sostegno delle attività produttive, commerciali e turistiche che avrebbero consentito il rilancio della città nell’ambito della nuova area metropolitana di Milano -ha dichiarato Antonio Bruschi e il tentativo rimasto incompiuto di fare colloquiare le diverse parti della socialità cittadina, impegnate da troppo tempo in inutili contrasti anziché lavorare con profitto per il bene comune e obiettivi condivisi“.

Ora si attende, come era stato per Pioltello lo scorso anno, il tempo burocratico per la nomina del Commissario, periodo durante il quale il primo cittadino dimissionario resterà comunque in Comune “a compiere il mio dovere, animato da quello spirito di correttezza e di rettitudine che mi ha costantemente guidato nei confronti della istituzione che rappresento”, ha detto, e ha poi concluso: “La mia è stata una esperienza umana e professionale bellissima che mi ha portato vicino al cuore e ai sentimenti delle persone. Ringrazio tutti coloro che per iscritto o a voce mi hanno significato la propria solidarietà e la propria stima”.