Il Brugo Onlus è una Cooperativa Sociale che ha radici ben piantate in città sin dal 1986, anno della sua fondazione, e che ora assiste su quattro sedi circa 70 persone con differenti disabilità fisiche e cognitive, portando avanti in parallelo un’assistenza domiciliare (ADD) in collaborazione con Solaris, che offre aiuto ad oltre 100 utenti.
E’ dunque chiaro come il progetto Brugo, guidato da Gianni Viganò (Presidente) e da Alberto Mosca (Coordinatore Generale) sia radicato in città, e proprio per
sottolineare la connessione con il territorio e con le realtà locali, gli educatori della sede di Edilnord hanno invitato la Compagnia della Mongolfiera nei loro spazi, per raccontare ai giovani ragazzi del CSE, la favolosa storia del Conte Andreani, l’orgoglio di una città il cui nome è ormai per sempre legato al primo volo in aerostato fuori dal confine francese, e alla nascita dell’aviazione italiana. “Abbiamo sempre portato questa esperienza educativa nelle scuole –ha spiegato il Presidente della Compagnia Roberto Pirruccio– e ci è sembrato davvero bello poter portare la fiaba di questo sogno realizzato, anche ai ragazzi del Brugo, che devono sentirsi orgogliosi di vivere nella nostra città.”
I ragazzi da parte loro si sono dimostrati entusiasti, incantati dai racconti, dai disegni proiettati, dai costumi d’epoca indossati dai membri della Compagnia presenti all’incontro. Molte le emozioni scorse sul volto dei 21 giovanissimi, emozionati nel sentir parlare di Icaro, di Leonardo Da Vinci, della storia del volo arrivata ai fratelli Montgolfier e poi al Conte Andreani. “Cerchiamo sempre di creare una rete con altre realtà che operano sul territorio, ecco quindi l’invito alla Compagnia della Mongolfiera –hanno spiegato gli educatori Paola Mazzeo, Federica Parlati e Flavio Mattoli– investiamo in numerosi eventi locali come la recente festa dei popoli ad esempio, o nelle collaborazioni con gli scout, nei progetti con le scuole, con gli oratori o nello sport, come sta accadendo di recente nella Super League con Enjoy Sport per la quale siamo addirittura andati fuori città”.
Insomma, la realtà del Brugo è in costante fermento per far vivere ai ragazzi vere esperienze di protagonismo attivo nella vita della comunità, e lo fa in ognuna delle sue sedi, come quella di Via Oberdan che ospita il CSE per adulti, o quella di Via Monte Grappa che si configura come un CSE destinato a disabili con margini di autonomia sul territorio, e ancora nel laboratorio Creattiviamoci: “Un progetto sperimentale che coinvolge persone con disabilità uscite dal mondo lavorativo o che cercano di inserirsi –ha spiegato Flavio Mattoli– Qui possono lavorare per conto terzi e provare a reintegrarsi”. In questo senso è importante anche ricordare come circa 30 ragazzi seguiti dalla Cooperativa, stiano prestando lavoro come tirocinanti grazie ad aziende del territorio.
Domande, risate, indovinelli, foto, abbracci e sorrisi. Così si è svolta e si è conclusa la bella mattinata che ha stretto ancora di più il legame tra i ragazzi del Brugo e le origini della loro città, della quale sono parte importantissima e preziosa: “Anche lo scorso anno ci siamo presi l’impegno di venire, ma purtroppo per alcune vicissitudini abbiamo rimandato –ha concluso Pirruccio, accompagnato dagli amici della mongolfiera Sergio Maino, Raimondo Messina, Andrea Raffaini, Biagio Di Nardo e Sandra Calabrese– Questa esperienza ci ha arricchito tantissimo, davvero, e dobbiamo ringraziare questi ragazzi”.