“E’ una soluzione motivata dalla necessità di trovare, mediante manifestazione di interesse, un professionista in grado di produrre la documentazione predetta data l’indisponibilità dei tecnici comunali“.
Così’ Angelo Rocchi, sindaco di Cologno, spiega la scelta della sua amministrazione di assegnare a dei privati esterni l’incarico di rilasciare le certificazioni di idoneità alloggiativa.
La passata amministrazione aveva affidato ad esperti interni alla struttura comunale questo compito, di modo che il costo sostenuto dai cittadini per la documentazione, rimanesse nelle casse di Villa Casati (si parla di 100 euro). Con l’affidamento dell’incarico a terzi, il cittadino potrà scegliere da un elenco pubblicato sul sito del comune, il nominativo di uno tra i professionisti qualificati individuati dal comune attraverso una manifestazione di interesse, e a quel punto dovranno pagare a questi tecnici 75 Euro per il sopralluogo e la verifica dell’idoneità, e versare in un secondo tempo al comune la somma di 25 euro per la il rilascio del certificato. Una bel gruzzolo in meno dunque sarà incassato dall’amministrazione.
Su questa scelta è intervenuto da subito il Capogruppo PD Giovanni Cocciro, che ha puntato i fari sul rapporto conflittuale che amministrazione e dipendenti stanno vivendo in questi mesi, e che sarebbe a sua avviso alla base di questa scelta verso l’esterno, avvenuta già con l’assegnazione dell’incarico finanziario di redazione del bilancio ad un professionista fuori sede (qui): “Il personale addetto non e’ variato rispetto alla precedente consigliatura -ha spiegato Cocciro- Tale giunta da quando si e’ insediata non ha fatto altro che attaccare i lavoratori dell’ente ed i sindacati che li rappresentano. Lo spostamento di importanti sevizi verso i privati esterni, altro non è che il “frutto amaro” dell’incredibile guerra scatenata nei confronti dei dipendenti accusati ingiustamente di inefficienza. Infatti non si spiega come mai, servizi che prima venivano svolti senza problemi di sorta dal medesimo personale, ora devono essere esternalizzati, con conseguente perdita di proventi a favore delle casse del comune“.
Ma il sindaco Angelo Rocchi lascia pochi dubbi sul “come mai” di questa scelta e parlando di “indisponibilità dei tecnici comunali“, chiarisce come non abbia potuto rintracciare un incaricato all’interno, e la conseguente necessità di guardare al di fuori, confermando però al contempo, che la comunicazione tra amministrazione e tecnici stia vivendo un momento tutt’altro che felice, come dimostrano anche le ultime recenti frizioni con i sindacati (qui).
L’altra faccia della medaglia è legata ai cittadini, la cui scelta del tecnico da chiamare sarà probabilmente casuale dato che sarà impossibile per loro conoscere tutti gli architetti o professionisti competenti inseriti in elenco. “Partiamo dal presupposto che almeno il 90% delle certificazioni di idoneità alloggiative sono rilasciate a cittadini stranieri a cui questo documento è richiesto per legge al momento dell’affitto, mentre ad un italiano no -ha concluso il capogruppo PD- E’ facile capire come la scelta avverrà puntando il dito a caso su un cognome, oppure verrà consigliata in comune, e a quel punto si corre il rischio che venga consigliato questo o quell’altro tecnico a seconda delle conoscenze personali. Esternalizzare questo servizio è un doppio danno”.
Ma si tratta poi di esternalizzazione ? Secondo il primo cittadino no, e meglio si farebbe a parlare di “incarico professionale”. Rocchi conclude lanciando una freccia al capogruppo PD dicendosi stupito della “scarsa conoscenza della materia amministrativa che gli esponenti politici di lungo corso autori di queste dichiarazioni, hanno manifestato in questa occasione. A costoro vorrei suggerire, anche per evitare brutte figure, di evitare di dare ai cittadini elementi confusi e controproducenti ai fini della conoscenza dell’attività amministrativa”.