BRUGHERIO
COMBATTERE IL CANCRO CON UN FILO DI MASCARA. LE DONNE AL CENTRO DI UN PROGETTO DE “LA LAMPADA DI ALADINO”

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La Lampada di Aladino Onlus

, ci ha ormai abituato a grandi cose nel suo percorso di supporto ai malati oncologici e alle loro famiglie, e anche questa volta non ha tradito le aspettative lanciando uno sguardo delicato e al contempo forte verso il mondo al femminile.

Una struttura dove non si cura il cancro, ma le persone che vivono l’esperienza del cancro”. Questo è il motto dell’associazione che ha deciso di ampliare il progetto “Essere sempre donna” attivo ormai da tempo, introducendo la nuova sezione: “Sentirsi belle per sentirsi meglio”. Da oggi per tutte le signore del centro P.A.R.O.L.A (Prevenzione Assistenza Riabilitazione Oncologica Lampada Aladino) in cura per malattie oncologiche, sarà possibile avere consulenze in un momento dedicato interamente alla cura estetica della propria persona, grazie ad uno spazio tutto al femminile che mette a disposizione della sede di Via Dante 108, un gruppo di parrucchieri e truccatori.

Il rituale del gesto quotidiano della cura estetica, così tanto femminile, può far sentire le donne in cura quasi inopportune, o impegnate ad agghindarsi quando in realtà c’è una malattia che avanza. Niente di più sbagliato, perché proprio dal continuare a prendersi cura del proprio aspetto, può arrivare la forza necessaria per affrontare la quotidianità. Ecco perché grazie allo staff di esperti, alcuni momenti duri e spesso solitari come il taglio dei capelli o la scelta di un’eventuale parrucca, possono diventare momenti di confronto e consiglio anche estetico, relativamente anche al trucco e alla pelle, con la consulenza di dermatologi pronti a informare su alcune problematiche in merito alle conseguenze cutanee dei nuovi farmaci oncologici.

“Dedicare del tempo a se stesse, curare il proprio aspetto e valorizzarsi non è solo un piacere ma anche un insieme di gesti ad alto significato terapeutico -spiega la brochure della Lampada- Questo progetto vuole aiutare le donne ad uscire dalla passività e dall’isolamento alla quale la malattia spesso le costringe, aumentando le loro capacità di reagire attraverso un ritrovato rapporto con la propria immagine”. A disposizione delle signore vi è inoltre una pubblicazione in formato tascabile scritta da altre donne de “La  Lampada”, il “Manuale pratico a supporto delle pazienti per il 

libretto

progetto Essere sempre donna”, nel quale vengono forniti utili consigli pratici che solo chi purtroppo ha dovuto affrontare questa malattia può davvero essere in grado di dare (foto a sinistra).

All’interno di questa associazione, che interagisce con tutte le strutture ospedaliere lombarde, e che ha inoltre ricevuto diversi premi per la sua creazione di modelli assistenziali, ci si può quindi sentire accolti come in famiglia, dove l’ascolto, la condivisione e l’essere compresi in ogni sfaccettatura del proprio modo di affrontare la malattia, e in questo caso del proprio modo di continuare a sentirsi donna anche durante la malattia, diventa il miglior appoggio che si possa avere.

STEFANIA DALLA CASA