COLOGNO
AGENTI IN BORGHESE E MULTE DA 50 EURO PER “EDUCARE” I PADRONI DEI CANI

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“Il cane è un gentiluomo”, disse lo scrittore americano Mark Twain. Possiamo dire lo stesso di alcuni padroni?

Il poco rispetto verso i luoghi e gli spazi comuni e la forte inciviltà di alcuni proprietari di amici a quattro zampe, ha indotto il Comune di Cologno Monzese a una robusta campagna di sensibilizzazione sull’obbligo di raccolta delle deiezioni canine.

“Chi raccoglie semina civiltà”, è questo il nome dell’iniziativa promossa dalla giunta comunale, che vedrà a breve sia l’affissione di manifesti su tutto il territorio, sia un’intensificazione dei controlli della Polizia Locale con anche agenti in borghese, che seguendo il Regolamento Comunale di Polizia Urbana, sanzionerà tutti i padroni di cani che non raccoglieranno gli escrementi dal suolo pubblico, dovere sancito anche dal Ministero del Lavoro dalla Salute e delle Politiche Sociali con l’ordinanza del 3 marzo 2009: “E’ fatto obbligo a chiunque conduca il cane in ambito urbano raccoglierne le feci e avere con sé strumenti idonei alla raccolta delle stesse”.

L’ammontare della sanzione sarà di 50 euro, e colpirà sia chi verrà colto in flagrante mentre non raccoglie gli escrementi del proprio animale, sia chi verrà trovato sprovvisto di attrezzatura idonea alla pulizia. Una multa non da poco, ma sempre meno delle contravvenzioni londinesi che ammontano a 500 sterline pari a 775 Euro. L’intento dell’amministrazione, è quello di ribadire la necessità di vivere in una città rispettosa degli spazi pubblici, delle persone, dove il buon senso civico e il decoro stanno solo nelle mani dei padroni, e dove l’amore per l’animale deve avere riscontro anche nel rispetto delle strade, dei parchi, dei marciapiedi e in generale di tutti gli spazi cittadini.

Pensiero comune tra gli amanti degli animali, è che a questi ultimi certe volte manchi solo la parola per esprimere a pieno le emozioni. Da qui arriva l’intuito dell’ amministrazione comunale, che ha scelto un messaggio chiaro e concreto per gli slogan dei manifesti, dando virtualmente voce ai cani: “Io non posso farlo, fallo tu”.

STEFANIA DALLA CASA