SEGRATE
DAL 1 FEBBRAIO STOP AI VEICOLI EURO 3 E RIDUZIONE GRADI NEI RISCALDAMENTI

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“Aderendo al protocollo d’intesa della Città Metropolitana vogliamo dare un segnale che qualcosa dobbiamo e possiamo fare per contrastare l’inquinamento

”. Cosi commenta il sindaco di Segrate Paolo Micheli, il patto di collaborazione siglato con Città Metropolitana e i comuni al suo interno, resosi necessario per contrastare l’aumentare delle polveri sottili nell’aria.

Così l’amministrazione ha varato un’ordinanza che dovrebbe entrare in vigore dal 1 febbraio, salvo una retromarcia dovuta alla pioggia di ieri 30 gennaio, che mentre vi scriviamo non è ancora pervenuta. Il maltempo infatti, potrebbe aver inciso sui dati rilevati, che parlavano di una concentrazione di PM10 oltre la soglia consentita dei 50 microgrammi giornalieri per metro cubo, rimasta invariata per almeno 10 giorni.

I DIVIETI IN VIGORE DAL 1 FEBBRAIO
Da domani
 1 febbraio dunque, divieto di circolazione per i veicoli Euro 3 non dotati di sistema di riduzione dei gas di scarico, dalle 08.30 alle 18.00 se adibite a trasporto persone, e dalle 7.30 alle 10.00 se destinate al trasporto di merci e cose. L’ordinanza prevede inoltre l’abbassamento di 1 grado dei riscaldamenti nelle abitazioni, e l’accensione per un massimo di due ore degli stessi impianti di riscaldamento, ad eccezione di luoghi di interesse pubblico, quali ospedali, cliniche e in generale zone adibite al ricovero, oltre ad impianti sportivi ed edifici destinati ad attività scolastiche.

Va da sè che saranno intensificati i controlli affinché i divieti vengano rispettati, sia nelle strade che negli altri luoghi interessati dal provvedimento, il cui testo completo è scaricabile dal sito del comune (qui), e la cui durata potrebbe interrompersi nel momento in cui i livelli di PM10 rientreranno nei limiti consentiti per almeno 3 giorni consecutivi, come comunicato dalla stessa amministrazione.

Questo tipo di provvedimento è certamente un punto di partenza per iniziare ad attuare su vasta scala politiche amiche dell’ambiente”. Così conclude Micheli, che auspica una maggiore tutela verso la salute dei cittadini, che non può prescindere dalla buona qualità dell’aria conseguente alla riduzione delle emissioni atmosferiche.

GABRIELLA FERRARI