In questo periodo dell’anno, da sempre difficile dal punto di vista della salute, in cui le notizie sui più svariati virus influenzali si rincorrono, i cittadini saranno più sicuri nel sapere che su di loro vigila un nutrito gruppo di volontari, di cui ha già sentito parlare, i cui servizi sono da qualche tempo richiesti in tutta Italia. Questo grazie a un particolare dispositivo che nessun altra associazione in Lombardia possiede. Stiamo parlando dei volontari della Croce Bianca di Carugate, associazione di volontariato diffusa su tutto il territorio nazionale che si occupa di primo soccorso e pubblica assistenza. Alla Croce Bianca e ai suoi volontari siamo da sempre tutti riconoscenti, e con la notizia di queste ultime settimane ne apprezzeremo ancor più la professionalità.
Dai primi mesi del 2011, infatti, il servizio sella sezione carugatese è stato richiesto al di fuori del confini lombardi, da nord a sud Italia, per supportare pazienti affetti da patologie respiratorie che necessitano di trattamenti medici specifici e che prevedono l’utilizzo di macchinari sofisticati come l’ECMO.
Il dispositivo, acronimo di ExtraCorporeal Membrane Oxhigenetion, in semplici parole, è un apparecchio composto da una pompa, che funge da cuore artificiale, e da un polmone anch’esso artificiale, che permette di ossigenare il sangue del paziente, lasciando a “riposo” il polmone naturale, che può dunque guarire dalla patologia che l’ha colpito. Questa tecnologia d’avanguardia prevede da parte del personale medico e paramedico una preparazione tecnica di alto livello. Non solo: per poter intervenire prima, le ambulanze devono essere appositamente modificate per il trasporto di pazienti che devono essere collegati all’ECMO. La Croce Bianca di Carugate è l’unica ssociazione in Lombardia a disporre di tali mezzi.
I Centri Unici Nazionali che utilizzano questa tecnologia sono, per tutto il nord Italia, l’Ospedale San Raffaele di Milano, il Policlinico di Milano e l’Ospedale San Gerardo di Monza. Ed è proprio con quest’ultimo nosocomio che da anni collabora la sezione di Carugate, in particolar modo con il reparto di Terapia intensiva, dedicandosi appunto ai trasferimenti su ambulanze appositamente modificate per il trasporto dei pazienti collegati all’ECMO. Ma da quest’anno c’è molto di più: dall’inizio del 2011, probabilmente a causa del fatto che dispositivi e competenze del genere si contano in Italia sulle dita di una mano, la Croce Bianca ha effettuato già ben 13 trasporti in tutto il territorio italiano.
Per coprire distanze cosi lunghe le ambulanze vengono caricate su aerei dell’Aeronautica Militare del tipo Ercules C13J dell’Aerobrigata di Pisa e gli equipaggi e l’equipe medica vengono portati negli areoporti più vicini all’ospedale da cui proviene la richiesta di intervento. Gli ultimi interventi sono stati effettuati a molti kilometri di distanza dalla sede carugatese: i volontari, infatti, sono stati chiamati in provincia di Lecce, a Brindisi, a Crotone, a Potenza, mentre gli interventi più “vicini” sono stati effettuati nelle provincie di Bolzano, Sondrio, Mantova e in altri centri della Lombardia.
“Questi tipi di trasporti sono il fiore all’occhiello della nostra Associazione – ha commentato la portavoce dell’associazione Arianna Zappa – che è stata scelta per la qualità dei mezzi in dotazione, ben quattro ambulanze CMR attrezzate per questo tipo di trasporto e la preparazione dei suoi Volontari e Dipendenti. E’ motivo di orgoglio per i Volontari della Croce Bianca e per tutta la nostra comunità sapere che la Croce Bianca di Carugate, è scelta, riconosciuta e apprezzata per il lavoro che svolge su tutto il territorio nazionale tanto da affidarle mansioni così importanti e uniche”.