Lunedì 21 settembre la Città Metropolitana di Milano ha organizzato una tavola rotonda a Palazzo Isimbardi dal titolo “Quale futuro per Idroscalo”, un tema non facile da affrontare per il giovane ente politico ancora privo di sostanziose risorse.
Ha aperto l’incontro con la presentazione di uno studio sull’Idroscalo Bruno Dapei, Direttore Generale dell’Osservatorio metropolitano, ed hanno poi partecipato alla tavola rotonda di confronto il Vice Sindaco della città metropolitana Eugenio Comincini, Arianna Censi, consigliere delegato a Mobilità e Viabilità, Luciano Buonfiglio, vicepresidente del Coni Nazionale, e le realtà sportive del bacino idrico.
Naturalmente è intervenuto anche il Sindaco di Segrate, Paolo Micheli, che ha sottolineato quanto l’Idroscalo sia un’importante realtà storica, economica, amministrativa e un servizio del tempo libero. “Soprattutto è parte viva della vita cittadina segratese– ha detto Micheli- Come amministrazione comunale siamo quindi fortemente preoccupati per il suo futuro”.
Il Comune di Segrate è proprietario di due aree verdi sul lato est dell’Idroscalo, delle quali la prima, assegnata anni fa ad un’associazione sportiva di tiro a volo, è diventata con gli anni una discarica non autorizzata, dove sono stati portati i materiali inerti per la costruzione di una collinetta di protezione mai realizzata, e la cui bonifica è costata 400mila euro. “Noi intendiamo mantenere assolutamente quest’area a verde, cosa che è opportuno fare non solo per questa nostra determinazione, che trova radici nella già intensa urbanizzazione del nostro territorio comunale, ma anche perché nelle vicinanza sono previste nuove costruzioni” ha spiegato Micheli.
Infatti una grande area che si trova di fronte alla parte sud del quartiere di San Felice è destinata ad essere edificata poiché legata all’accordo di programma che porterà alla costruzione del centro commerciale Westfield. “La relativa convenzione urbanistica prevede che diventi di proprietà comunale anche una striscia verde di 101.000 mq, contigua alla prima area ad est di cui ho parlato -ha continuato Micheli- L’insieme delle due aree farebbe da cuscinetto, da separazione tra questa nuova urbanizzazione e l’Idroscalo. Per cui io ritengo necessario che questi terreni vengano in qualche modo integrati nel Parco Idroscalo, per valorizzarlo e salvaguardarlo ulteriormente dal punto di vista ambientale e paesaggistico”.
L’ultimo punto toccato da Micheli nel suo intervento è quello della MM4, progettata da anni ma ancora non realizzata. Il terminal della metropolitana sarebbe a Forlanini, sul territorio comunale segratese. “C’è una ipotesi di studio di prolungare la MM4, in un futuro abbastanza lontano, sino alla stazione ferroviaria di Segrate, e anche il Westfield preme per un collegamento più immediato con Linate -spiega Micheli- Un articolato sistema di trasporto pubblico che riduca fortemente quello privato, pensato anche in funzione del centro commerciale ma assolutamente anche al servizio di tutta la mia città mi trova quindi favorevole, nel principio di contenimento del danno. Si dovesse realizzare, è chiaro che questo collegamento tra Linate e la stazione ferroviaria di Segrate può pensarsi anche in funzione di un miglioramento del trasporto pubblico sull’Idroscalo”.
I progetti e le idee sono molti, e ogni Comune interessato avrà un ruolo importante in queste dinamiche. “Segrate c’è e farà la sua parte” ha concluso deciso Micheli.