CERNUSCO
ATTENZIONE A COME SI PARCHEGGIA LA BICI. NOVITA’ NEL PROGETTO SICUREZZA

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Prosegue il progetto “Cernusco sicura” messo a punto dalla Polizia Urbana, che sta vigilando con occhio attento le biciclette abbandonate.

Alcuni ciclisti hanno trovato proprio in questi giorni sul manubrio della loro due ruote, un cartello con la scritta: Fai attenzione a come e dove parcheggi la bici!. Non tutti però, solo i proprietari di bici legate ad un palo, ad un albero o posizionate su un marciapiede impedendo il transito ai pedoni.

A lasciarlo sono stati gli agenti della Polizia locale, impegnati in un’operazione di controllo che mira a sensibilizzare i ciclisti al rispetto del codice della strada e relativo regolamento comunale. Gli agenti inoltre, stanno procedendo con la rimozione di tutte quelle biciclette abbandonate ormai da tempo in alcuni angoli della città, e che oltre a trasmettere senso di disordine e incuria, ostacolano spesso il passaggio.

Il Codice della Strada, il Regolamento e l’Ordinanza prevedono che le biciclette parcheggiate fuori dagli spazi previsti e dalle rastrelliere devono essere rimosse e sanzionate –spiega il Comandante della Polizia Locale Silverio PavesiE questa è la  normativa, ma  vogliamo far leva sul buon senso e rispetto civico: se una bici viene parcheggiata su un marciapiede, può intralciare il traffico di un disabile che  passa con la sua carrozzina o di una mamma che porta a spasso  il suo bambino, o dell’operatore ecologico che deve pulire quel marciapiede. Lasciando questo avviso, chiediamo a chi ha parcheggiato in modo scorretto  di non farlo più. E lo invitiamo a riflettere”.

Finito il tempo della riflessione però, in un secondo momento scatteranno le multe. Le bici parcheggiate scorrettamente verrano sanzionate con tanto di verbale e foto comprovante l’infrazione, e in seguito tenute al deposito comunale per un anno. Nel frattempo per riaverla, il proprietario potrà recarsi negli uffici, presentare un documento, portare con sé la chiave del lucchetto o firmare un documento di presa responsabilità, e pagare la multa fissata in 20 euro come quota di rimozione e deposito, a cui andrà aggiunta la multa prevista dal Codice della Strada se al momento della rimozione, la bici si trova in divieto:  “La finalità non è certo quella di sanzionare i ciclisti –sottolinea il Comandante– ma di richiamarli ad un comportamento più consono per la sicurezza dei passanti e il decoro della città”.

Ma non di solo controllo del territorio si occupano i vigili urbani. Oltre a contrastare il dilagare dei furti di biciclette, nel pomeriggio di ieri 24 luglio infatti, insieme agli operai del comune hanno rimosso tutte quelle due ruote da rottamare, sempre in un’ottica di ripristino del decoro e per evitare situazioni di pericolo o intralcio per pedoni e ciclisti.

FRANCA ANDREONI