E ballottaggio sarà, con il centrodestra avanti sia a Segrate, dove era prevedibile, che a Cologno, dove lo era forse meno nonostante le recenti vicende politiche.
COLOGNO
Il successo della Lega (da sola fa il 10,01% contro il 6% del 2010) è sotto gli occhi di tutti, e proprio il partito di Angelo Rocchi è stato determinante per il successo della coalizione di centrodestra (26.8% con 4765 voti) su quella di centrosinistra guidata da Alessandro Del Corno (26.10% con 4640 voti) dove il PD pur restando primo partito cittadino, passa da un 21.36% del 2010, ad un 18.66% attuale.
Centrodestra
“Sono contento del lavoro fatto dalla nostra squadra, e sono soddisfatto anche a livello personale -ha commentato Angelo Rocchi– Abbiamo proposto una campagna elettorale positiva e e di buon senso senza strumentalizzare ma costruendo e non distruggendo. Questo è segno di come vogliamo governare e la gente lo ha capito, lo dimostra anche la distribuzione del voto, che non si è chiusa in alcune roccaforti, ma è piuttosto omogenea su tutto il territorio. Con questa coalizione non ci si affida più ai personalismi, ma si torna ai partiti che hanno forte identità politica. Ora cercheremo di metterci al tavolo e discutere con le altre forze senza preclusioni e con aperture”.
Cetrosinistra
Dal fronte centrosinistra, Alessandro Del Corno ammette che le vicende politiche colognesi maturate nel 2014, hanno sicuramente determinato il calo di voti raccolti dal Partito Democratico, ma guarda avanti: “Innanzi tutto ringrazio tutti coloro che hanno dato fiducia a questa coalizione, all’interno della quale, pur con un calo, i rappresentanti del PD hanno ottenuto consensi importanti. Certo, forse ci saremmo aspettati qualcosina di più, ma credo che in queste amministrative ci sia il riflesso di una situazione nazionale evidente anche dal voto alle regionali. Ora siamo pronti per il ballottaggio, che è l’obbiettivo minimo che ci eravamo posti e che abbiamo raggiunto, e siamo certi di avere buone possibilità. Parleremo con tutte le liste civiche e vedremo quali margini ci saranno per una accordo serio per la città“.
Liste Civiche Cosimo Sansalone
In città, la tradizione civica ha comunque avuto un ruolo importante portando nelle tasche della coalizione guidata da Cosimo Sansalone, la cui lista personale ottiene più di quelle amiche di Velluto e Di Bari, un 16% che risulta interessante in chiave ballottaggio. “Innanzitutto ringrazio davvero tutti coloro che ci hanno sostenuto, perché ci hanno consegnato un risultato eccezionale soprattutto stando al trend confermato dalle regionali, che ha visto anche a Cologno un exploit di Lega e 5 Stelle forse impensabile, e che rende per questo la nostra posizione ancor più soddisfacente -ha detto Sansalone– Forse senza questi risultati eclatanti che arrivano nelle comunali sulla scia delle politiche dei partiti nazionali, cosa su cui le civiche non possono contare, saremmo potuti arrivare al ballottaggio. Ciò che imparo come lezione però, è che le Liste Civiche a mio avviso, da sole non possono avere futuro, c’è bisogno di cambiare gli orizzonti forse. Ora saremo estremamente aperti nel metterci a disposizione della città“.
Movimento 5 Stelle
Ottimo il risultato dei 5 Stelle di Monica Motta, che con il loro 10.90% si attestano a seconda forza della città, ed entrano in consiglio comunale per la prima volta nella storia colognese. “Questo è per noi un grandissimo risultato -ha commentato Andrea Ipsaroreferente del Movimento- soprattutto a fronte di una così bassa affluenza. Per questo dico che se la gente rinuncia a votare, purtroppo non cambierà mai nulla davvero”.
Cologno Democratica e Solidale
Sorride anche Cologno Solidale e Democratica, che correndo sola con Loredana Verzino, e staccandosi dalla coalizione di Del Corno proponendosi come alternativa al centrosinistra, rischiava la debacle e invece ha portato a casa un dignitoso 7.88%: “Un risultato di tutto rispetto considerando la corsa in solitaria e la mancanza dell’effetto trascinante di un partito nazionale alle spalle, come è stato per il M5Stelle -ha dichiarato Loredana Verzino– Sono molto soddisfatta comunque, forse si poteva anche fare di più. Per il 3 giugno organizzeremo una riunione aperta a tutti.“
Capodici Sindaco
Non decolla del tutto l’esperimento delle civiche uscite dal centrodestra guidate da Capodici, che non raggiungono il 10% fermandosi all’ 8%. Ciò nonostante, sarà importante capire come si muoveranno le tre liste della coalizione, in ottica ballottaggio.
SEGRATE
Se c’è una cosa che balza subito all’occhio, è il bipolarismo netto cittadino, dove le due coalizioni di centrodestra e centrosinistra raccolgono la stragrande maggioranza dei voti, tanto che ai due candidati sindaco va in totale circa l’ 80%. Dopo di loro c’è il Movimento 5 Stelle, che comunque non arriva all’ 8% attestandosi con Diego Dimalta al 7.30%. Dietro i pentastellati, le altre liste non hanno superato nemmeno la soglia del 4%.
Centrodestra
In una coalizione che ha portato al candidato sindaco Tecla Fraschini il 42.76% (5980 voti), Forza Italia prendendo da sola il 14.46%, si conferma la 2° forza del paese, subito dietro al PD, che comunque esce con un 22.33%. La Lega Nord non replica al successo dei colleghi colognesi, e si ferma al 9.41%, superata dalla Lista Alessandrini, che porta a casa l’ 11.36%.
Il successo del centrodestra è in questo caso ben marcato, dato che ha staccato la coalizione di Micheli di oltre il 5%: “Da parte nostra c’è grande soddisfazione per il buon risultato ottenuto. Siamo certi che al ballottaggio la distanza rispetto al candidato del centrosinistra sarà mantenuta, anzi sarà anche maggiore -ha commentato Tecla Fraschini– Bisogna tenere conto che in alcuni quartieri ha votato solo il 30% degli aventi diritto, anche a causa del ponte, ma sono certa che al ballottaggio voteranno più persone“.
Centrosinistra
Pur avendo in coalizione il 1° partito del paese (PD) e il 3° con più voti (Segrate nostra prende l’ 11.61% di voti), il centrosinistra non riesce ad avere un margine di distacco inferiore al 5% dai diretti avversari politici, e Paolo Micheli non nega di essere in parte deluso, sebbene sottolinei come “era dal 1995 che il centrosinistra non arrivava al ballottaggio“.
“Il risultato è decisamente diverso da quello in cui speravamo, ma ho forte speranza di poter capovolgere il risultato al ballottaggio e questa volta ce la possiamo propria fare -ha proseguito Paolo Micheli– Non so il 14 ci saranno più elettori, ma saranno elettori diversamente motivati, che per cambiare finalmente Segrate non dovranno più scegliere tra otto candidati sindaci ma semplicemente tra me, che rappresento il cambiamento, il rispetto per la nostra città, la legalità e la trasparenza, il rispetto dei cittadini, e Tecla Fraschini, che rappresenta in pieno la continuità con gli ultimi vent’anni di centro destra. Grazie alla bellissima squadra che mi ha portato fin qui”.
Movimento 5 Stelle
E’ l’unico schieramento dopo i due colossi di destra e sinistra, con una percentuale di cui si può discutere. Diego Dimalta porta a casa il 7.30%, e le sue prime parole affidate al profilo ufficiale Facebook, dopo i ringraziamenti mando un messaggio chiaro: “Per la prima volta a Segrate dei cittadini comuni entreranno in consiglio con un solo fine: amministrare e vigilare, per il bene di tutti”.