Loredana Verzino
Cologno Solidale e Democratica
Il programma
CHI E’ LOREDANA VERZINO
Cresciuta a Cologno, Loredana Verzino vive in città con il marito e due figli, adora leggere ed è particolarmente impegnata nel sociale, attraverso la Parrocchia dove è catechista a San Giuliano, e attraverso il volontariato, che ha svolto con assiduità sino al 2013 per Emergency. Dipendente pubblico in un’agenzia fiscale, la candidata della lista civica Cologno Solidale e Democratica, ha alle spalle 20 anni di lavoro in Regione Lombardia, e questo le cuce addosso una lunga esperienza nella pubblica amministrazione. Ora però, ha scelto di mettersi in gioco in prima persona: “E’ un onore aver ricevuto questo incarico dal mio gruppo, un gruppo che seguo sin dai suoi esordi nel 2004, ma che solo dal 2010 ho frequentato assiduamente, sempre più coinvolta dai valori per cui si spende, che sono quelli in cui credo fortemente: la politica come servizio pubblico gratuito, fondata sulla solidarietà e la partecipazione“.
L’esperienza a Cologno, Loredana Verzino l’ha maturata in questi cinque anni di giunta Soldano, con la quale ha partecipato alle riunioni di maggioranza in qualità di coordinatrice di CSD: “un’esperienza in parte molto positiva, perché rispetto al programma elettorale con cui ci si era presentati, si sono effettivamente realizzate molte cose. Ma a livello politico è stata insoddisfacente, il lavoro fatto nelle commissioni dai consiglieri è stato scarno e negativo, concentrato sui litigi intestini senza visione di compattezza. E’ inaccettabile avere consiglieri che non sanno leggere il bilancio, che non si documentano e non prendono mai parola sulle questioni importanti”.
LA SUA COLOGNO
Per Cologno, Loredana Verzino si propone in totale autonomia: “L’idea di andare da soli è fatta per essere liberi e non dover stare ad imposizioni e condizionamenti. Così non corriamo il rischio di scendere a compromessi di potere, pensando solo a scelte trasparenti per il bene della città. Non ci siamo accordati per spartirci poltrone e non daremo indicazioni di voto nemmeno al ballottaggio. Con una candidata donna, e una giunta che sarà composta per metà da uomini e per metà da donne, siamo il vero volto della discontinuità e del cambiamento”.
Con questa premessa, la candidata della civica passa in rassegna il suo programma elettorale, che tiene conto di un bilancio che ha retto ma a cui mancheranno 4 milioni di euro di risorse bloccate da Roma: “Non dobbiamo raccontare barzellette, chi si sederà sulla poltrona dovrà tenere conto dei tagli da operare, e per quanto riguarda le tasse, si dovranno analizzare compatibilmente con il bilancio. Come ricorda il nostro programma: a parole son bravi tutti, ma nei fatti poi bisogna prendere decisioni, fare scelte e apportare tagli”. Di sicuro Cologno Solidale e Democratica non vuole calare gli standard qualitativi di alcuni dei servizi che rendono Cologno comunemente apprezzata: “abbiamo servizi alla persona e alle famiglie tra i migliori, con asili nido funzionanti e numerosi, con scuole che si sono classificate 7° in una graduatoria stilata in Regione, laddove Milano è solo 18°, e abbiamo una delle biblioteche più fornite di tutto il sistema bibliotecario NordEst Milano. Sono cose di cui vantarsi e sulle quali continuare ad investire, razionalizzando le spese senza calare la qualità”.
Cultura e servizi insomma, ma anche comunicazione e trasparenza. Per Loredana Verzino l’etica è cardine del Sindaco, responsabile della sua giunta, e sempre trasparente nel comunicare con i cittadini: “Da questo punto di vista cercheremo di installare più bacheche informative nei punti chiave della città, perché non si può chiedere a tutta la fascia di persone anziane che sono il 27% della nostra città, di utilizzare il web per restare informati, sebbene il web sarà uno degli strumenti fondamentali per la comunicazione”.
Lavoro e disoccupazione, sono due temi che Loredana Verzino affronta partendo dalle risorse che il comune già possiede: “Per ripartire non serve solo la continua sussidiarietà, bisogna sfruttare ciò che il territorio ha, usando il marketing territoriale ad esempio, valore delle persone inteso come capitale umano, la formazione anche gratuita per alcune fasce di cittadini, e il pieno regime di un ufficio lavoro in rete con Afol Est ad esempio”. Anche per lei la crisi economica è connessa all’ emergenza casa: “risolverla nella sua totalità, è impossibile, soprattutto in poco tempo. Ma bisogna partire dal ripristino della legalità nell’accesso alle graduatorie. Analizzeremo bene il patrimonio comunale, quello popolare, per capire come razionalizzare non solo i costi ma anche gli spazi fisici, per ricavare più locali laddove è possibile e soddisfare così più richieste. Fondamentale sarà istituire una consulta per la casa, con le associazioni di inquilini che già sono attive, avviando processi partecipativi con i cittadini che in questo argomento non possono stare fuori dalle scelte amministrative”.
Sulla sicurezza invece, Loredana Verzino tiene a ribadire come sia contraria a qualsiasi pregiudizio in materia: “Se è vero che in alcune zone è una questione da risolvere, è anche vero che sono più la percezione e l’allarmismo, che la concretezza dei dati e dei fatti a creare insicurezza. Se analizziamo le statistiche, ci accorgiamo che la situazione in città non è così grave. Altro discorso invece è quello sulla criminalità organizzata, tema sul quale creeremo un “osservatorio”, coadiuvati da chi già si occupa di questo a livello nazionale, in rete con Polizia e Carabinieri, Prefettura e Questori“.
PERCHE’ PORSI COME ALTERNATIVA AL CENTROSINISTRA, E NON RIPARTIRE INSIEME DALLE COSE BUONE FATTE, CHE ANCHE LEI RICONOSCE ?
Loredana Verzino è categorica: “Con un altro candidato forse lo avremmo fatto, magari con uno come Luca Puleo. Ma Del Corno, che ritengo comunque una persona corretta, è politicamente una scelta sbagliata, che anche il PD stesso credo non condivida del tutto e interamente. Abbiamo chiesto un accordo che partisse dai programmi e dai percorsi condivisi e poi arrivasse alle persone, e invece i partiti hanno imposto, partiti che sono per altro commissariati. I nomi proposti dal PD non sono volto di quel cambiamento e di quella speranza, che invece crediamo di poter portare noi, aumentando il numero di donne all’interno delle istituzioni, donne che non sono solo quota rosa, ma che sono veicolo di competenze ed esperienza non solo politica ma quotidiana, maturata dovendosi occupare di scuola, economia domestica e sociale, per scelta, e un po’ per vocazione.”
LA FRASE DELLA CANDIDATA
“In politica, se vuoi che qualcosa venga detto, chiedi ad un uomo. Se vuoi che qualcosa venga fatto, chiedi ad una donna” (Margareth Tatcher)