Paolo Borlone
Cittadini di Segrate
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CHI È PAOLO BORLONE
La sua storia politica inizia solo 5 anni fa, ma la sua vita è sempre stata legata a Segrate e in particolare al quartiere di Milano 2, dove è consigliere dello Sporting Club da 15 anni. Avvocato, sposato con due figli, Paolo Borlone è consigliere comunale nella maggioranza uscente. “Sono sempre stato critico nei confronti del metodo adottato dal Sindaco, una sorta di minoranza nella maggioranza. C’è stato uno svilimento del ruolo del consiglio comunale, dal 2010 sono in urto con l’amministrazione proprio per questo”.
“Nel 2010 ero candidato con il Pdl. Quando questo si è diviso sono confluito con altri nel Nuovo Centro Destra, partito del quale sono consigliere provinciale e membro dell’Assemblea Nazionale”. Come mai non presentarsi con il simbolo Ncd allora? “Ho voluto un rinnovamento, coinvolgendo in politica nuove persone che avessero una propria competenza e professione, che fossero indipendenti economicamente, un po’ l’idea di Berlusconi del ’94. Questo è fondamentale per fare politica senza alcun tipo di influenza, la libertà è data sicuramente dall’indipendenza economica. Anche se divento sindaco continuerò a fare il mio lavoro. Se Marchionne riesce a gestire la Fiat a livello planetario credo che un Comune come Segrate possa essere gestito facendo anche un altro mestiere, l’importante è che non sia in conflitto d’interessi”.
LA SUA SEGRATE
“Se dovessi diventare Sindaco la mia priorità sarebbe la famiglia: bisogna darle sicurezza e garantire ai cittadini di vivere in un ambiente sano”. Questo per Borlone, significa innanzitutto risolvere alcuni problemi del territorio: “Bisognerà fare accordi nuovi con le forze dell’ordine, perché siano più presenti sul territorio, inoltre rivedere il discorso relativo ai rom, che arrivano a Segrate da Milano, perché non stazionino oltre il tempo necessario”.
Paolo Borlone si dimostra orgoglioso di un punto del proprio programma, relativo al principio della sussidiarietà. “Ritengo che il comune debba fare un passo indietro su tutti i servizi non essenziali, come piscina, farmacie, asili. Ritengo che il pubblico nella situazione di Segrate non debba fare concorrenza sleale al privato, tenendo tariffe più basse. In un territorio ricco come Segrate non si ha difficoltà a trovare investimenti. Una gestione del pubblico con tariffe più basse porta ad una sofferenza del bilancio. Dove si può fare a meno dell’intervento del pubblico si può lasciare spazio alla libera iniziativa privata”.
IL NODO DELICATO DELL’EDILIZIA E DEL PGT. COSA NE PENSA IL CANDIDATO ?
“Miglioramenti dal punto di vista estetico ci sono stati nelle ultime amministrazioni, anche se io avrei dato diverse priorità. Non avrei fatto un intervento così bello ed economicamente rilevante sulla ristrutturazione del comune, ma avrei sistemato la stazione e la zona circostante che resta poco sicura” spiega Borlone.
Il candidato Sindaco di “Cittadini di Segrate” ha un’opinione chiara relativa al Piano di Governo del Territorio della sua città: “Trovo che con il Pgt si sia ecceduto con lo sviluppo sia residenziale che commerciale. Col senno del poi, alcuni correttivi vanno fatti. Nel mio programma è chiaro che porrei dei paletti alla costruzione, cioè non si potrà ulteriormente procedere finchè l’indice del venduto sarà sotto l’8%. Rischiamo di costruire palazzi che restano vuoti. Oltretutto negli ultimi anni i centri commerciali sono nati come funghi”.
Ma Borlone non è contro i centri commerciali o le costruzioni tout court. “Però sono critico perché si è esagerato. Il Westfield va benissimo se viene sistemata la viabilità, un problema fondamentale da risolvere nella Segrate di oggi dei prossimi anni”.
LA FRASE DEL CANDIDATO
Non è tanto chi sei, quanto quello che fai, che ti qualifica. (Batman Begins)