PIOLTELLO
STAZIONE DI PORTA, BOTTASINI: “DIETRO LE FIRME C’E’ UN GRANDE LAVORO DI PIU’ REALTA'”

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Giuseppe Bottasini, capogruppo di “Lista Per Pioltello – Vivere a Pioltello“,
non ci sta ad assistere alla piega che la discussione sulla stazione di porta sta prendendo, con un accento sulle divergenze intestine al centrosinistra, e poca luce sul lavoro svolto dietro alla raccolta firme, percorso “che noi abbiamo scelto perché indicato dallo stesso Comune di Milano: presentare osservazioni entro il 27 aprile“, ha spiegato Bottasini stesso.

Dunque è bene precisare che la raccolta firme è frutto di un lavoro congiunto di analisi del PUMS, che ha coinvolto diverse forze del centrosinistra, a partire dalla spinta propulsiva delle Liste Civiche, in un percorso di studio, proposta di osservazioni tecniche e solo in ultimo, di raccolta dei consensi tra i cittadini.

La raccolta è nata da una proposta delle liste civiche “Lista per Pioltello – Vivere Pioltello”, subito estesa a SEL, Rifondazione Comunista e “Territorio e Società” ed accompagnata da una interpellanza presentata da Lista Vivere, in Consiglio Comunale”  ha spiegato Bottasini, sottolineando inoltre come l’adesione a sostegno di questo lavoro, sia arrivata già da 1200 cittadini, le cui firme hanno grande valore proprio perché a suggello di un percorso di lavoro suggerito proprio dallo stesso Comune di Milano, quindi perfettamente nell’ambito delle istituzioni citate da Simon Gaiotto, capogruppo PD (qui).

Ridurre tutto ciò alla ricerca di visibilità di un singolo o alla ennesima puntata dell’infinita diatriba tra il PD e De Gaspari non corrisponde perciò al lavoro svolto da una ampia pluralità di soggetti, molti dei quali non hanno nulla a che fare con De Gaspari -ha chiuso Bottasini evidenziando il coinvolgimento della cittadinanza- e non mi sembra neppure rispettoso dell’adesione popolare che l’iniziativa ha avuto”. 

Dunque si tratta di un lavoro di cooperazione e di gruppo, e non dell’idea di un singolo o di un partito, un percorso intrapreso da molte realtà del centrosinistra, escluso il Partito Democratico, che presentando osservazioni al progetto di spostamento della stazione di porta, rendono chiaro il loro dissenso, e quello dei cittadini firmatari, per un scelta che comporterebbe spreco di denaro pubblico e riduzione di un servizio importante.