La Nazionale Italiana Under 19 di Football Americano, ha scelto uno dei suoi Quarterback, e la scelto tra le fila dei Daemons Martesana.
Si chiama Walter Mondin, ha 19 anni e dopo 9 anni i impegno e fatiche sui campi da Football con la maglia dei “demoni”, le sue qualità tecniche e la sua dedizione hanno avuto il giusto riconoscimento, che ha dato soddisfazione immensa anche a tutto il team che lo ha visto crescere.
“È una bellissima opportunità per me, che mi permette di migliorare sia a livello tecnico che come persona -ha dichiarato Mondin in una recente intervista apparsa sul sito Daemons- E sono ancora più felice perché accanto a me è stato scelto un altro Daemons. Tommaso Brambilla, con il quale sono cresciuto sul campo da football!”. In realtà Brambilla è quest’anno in prestito ai Lions Bergamo, sebbene sia ancora di proprietà della società martesana, che lo ha cresciuto sportivamente.
Dunque il diciannovenne Mondin sarà il quarterback dell’ Under 19, un ruolo estremamente importante nel Football Americano, forse il più importante per certi versi, e di sicuro il più retribuito nella NFL Americana, dove gli atleti che rivestono questa posizione, sono dei veri e propri idoli delle folle.
Il perché di questa importanza del quarterback, lo spiega proprio Walter: “Il QB è un ruolo che mi piace davvero tanto perché deve avere una visione a 360° quando il suo team d’attacco è schierato, deve dare retta alle segnalazioni dei coach in side line, è il regista del gioco dell’offence, ed ha anche un ruolo emotivo importante, ovvero incoraggiare il team di attacco a far meglio, ad avere sempre testa alla chiamata, a non farsi influenzare dal risultato, creando affiatamento tra i compagni.”
E per tutto questo gli azzurri dell’ Under hanno voluto lui, e dal fronte Daemons non possono che festeggiare: “La società Daemons è orgogliosa di presentare in nazionale non solo due validi atleti, ma dei ragazzi con una notevole mentalità sportiva, di squadra e con la passione giusta per continuare a crescere sui campi di football”.
