Le accuse del Partito Democratico erano state pesanti: “Lega, ProCarugate e Pdl non si sono nemmeno presentati in Consiglio, segno di una grave indifferenza verso una scelta fondamentale e ennesima manifestazione di una politica che sa solo chiacchierare sui giornali e preferisce evitare le decisioni davvero rilevanti.”
A queste parole del PD carugatese, l’opposizione non è affatto rimasta indifferente, e in due distinti comunicati, ProCarugate, e poi Lega e Pdl, hanno risposto entrando nel merito della questione.
Dalla Lista Civica arriva puntuale la precisazione sul presunto assenteismo (in realtà preventivamente comunicato e giustificato da ProCarugate), e sulla votazione per approvare l’entrata a far parte del nuovo ente.
“Il PD, incapace di farlo passare alla prima votazione ha dovuto aspettare la doppia votazione con la maggioranza assoluta -ha spiegato ProCarugate per vie ufficiali- Dopo aver raccolto la maggioranza nel consiglio di mercoledì, con una formula di convocazione alquanto dubbia della cui correttezza stiamo facendo tutte le verifiche del caso, ha fissato un altro consiglio comunale per il giorno dopo alle 18.30 solo per ritrovarsi a ratificare l’adesione all’unione dei comuni con un’alzata di mano. Visto che, nei fatti, la maggioranza del PD si basa solo su un voto, hanno fatto comprensibilmente di tutto per facilitare solo la partecipazione dei loro consiglieri al secondo consiglio di giovedì, salvo poi con una retorica degna dei peggiori qualunquisti, accusare le opposizioni di non essersi presentate e di snobbare il voto”.
Il perché la votazione sull’ Unione dei Comuni non sia passata alla prima votazione, si spiega nelle perplessità che sia ProCarugate, sia Lega Nord e Pdl, nutrono nei confronti di questo progetto (per approfondire leggi qui, e qui), che non sembra suscitare nell’opposizione lo stesso entusiasmo che ha mosso il Partito Democratico.
“Con troppa fretta si sta dando vita a un vero e proprio ente locale, creato senza l’elezione diretta e la partecipazione dei cittadini -recita il comunicato firmato dai capigruppo Ronchi e Giambitto– Cediamo sovranità ad altri Comuni per i Servizi Sociali, che sono il settore più delicato del Comune; a Cernusco che è il Comune capofila che ospiterà la sede dell’Unione e a Gorgonzola visto che è già deciso che il primo presidente dell’ Unione sarà il Sindaco di Gorgonzola. I cittadini di Carugate non hanno deciso di delegare nulla a questi Sindaci ma alle scorse elezioni hanno votato un’alleanza politica che ora non c’è più“.
La possibilità di creare sinergie tra più comuni, al fine di avere servizi maggiori e più efficienti, non sembra una prospettiva così chiara dunque per l’alleanza di Per Carugate, e le incertezze che hanno portato al ritiro di alcuni comuni dal progetto (Gessate, Bellinzago e Cassina de Pecchi) paiono essere le stesse nate all’interno di Pro Carugate.
“Il comune di Carugate è fra i primi a muoversi per adottare questa formula che, se sulla carta può presentare dei vantaggi, all’atto pratico presenta molte incognite -spiegano dalla Lista Civica- manca un planning finanziario chiaro, e una reale proiezione dei costi e dei benefici di questa operazione. Tutte osservazioni che abbiamo fatto presente ai consigli comunali nei quali si è parlato di unione dei comuni, ma alle quali il sindaco Gravina e il vicesindaco e assessore al bilancio Grimoldi non sono mai stati in grado di rispondere esaustivamente”.
Sulla partecipazione è poi puntato il faro dei due capigruppo Ronchi e Giambitto:
“Una maggioranza risicata e arrogante, ad un anno dalle nuove elezioni, si permette di decidere per tutti i cittadini e per le giunte a venire -hanno chiuso Lega Nord e Pdl– Non c’è stata nemmeno la volontà di far partecipare i cittadini alla decisione. L’unico incontro, organizzato per un lunedì pomeriggio, è stato insufficiente e non partecipato. Per gli Amministratori è stata organizzata una “gita” informativa a Correggio. Costo inutile perché organizzata in giorno lavorativo e infatti hanno partecipato in pochissimi“.
E’ un botta e risposta a distanza dunque quello che sta vivendo la politica cittadina, che pare non trovare convergenza tra maggioranza e opposizione in quasi nessun punto in agenda per il futuro anno carugatese, quello che porterà nel 2016 a votare il nuovo sindaco.