Se c’è un tema che riesce a mettere d’accordo tutti i carugatesi, questo è sicuramente l’inefficienza del servizio postale.
Troppo spesso accade che i cittadini si trovino in situazioni di disagio dovute a questa disfunzione, che è causa di ritardi nei pagamenti delle forniture domestiche, della mancanza di documenti importanti quali l’assicurazione dell’auto e di molti altri problemi, tanto che qualcuno ha anche perso la speranza e disdetto abbonamenti a riviste e giornali, che quando arrivano nella cassetta della posta, portano notizie ormai vecchie.
Dopo aver ripetutamente fatto presente la questione agli operatori dell’ufficio postale, un gruppo di cittadini residenti in via Mandelli ha deciso di scrivere al Sindaco per segnalare il grave disservizio:
“Tutti i documenti inviati per posta viaggiano con lentezza esasperante. Il tempo che intercorre fra la data di invio e quella di arrivo supera abbondantemente le trenta giornate– si legge nella lettera datata 11 Gennaio 2015– A questo punto ci rivolgiamo a lei: le chiediamo la sua collaborazione per portare questo problema al santo che dispone della autorità e dei mezzi che consentono il miglioramento del servizio postale”.
Il Sindaco Umberto Gravina ha così preso la decisione di scrivere a Giuseppe Stanisci, direttore della filiale di Milano Est di Poste Italiane, porgendo direttamente a lui la questione ricordando come l’avesse fatta presente anche al suo predecessore, il Dottor Carini.
Allegando la lettera dei cittadini, Gravina precisa: “Non si tratta più di sporadici episodi dovuti a problemi organizzativi, per i più svariati motivi, ma di vera e propria assenza di servizio, di un pubblico servizio”. E conclude scrivendo: “Se dovessero continuare i problemi esposti mi rivolgerò, in qualità di Sindaco e difensore dei diritti dei miei cittadini, alla magistratura per far valere le nostre ragioni”.
La speranza è quella che si trovi presto una felice soluzione ad un problema che ormai ha esasperato i carugatesi, conferendo di nuovo la giusta competenza ad un servizio pubblico quale quello postale.