CARUGATE
DAL LEGNO ALLA NEVE, E’ SEMPRE TEMPO DI SCOLPIRE PER GLI ARTISTI DELL’ OLMO

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Non sono nuovi a imprese particolari, e con la neve ci avevano già provato con grande successo nel 2014.
Ecco così che Claudio Ferrarini e Luca Maffezzoli, artisti dell’Olmo d’Oro, ci hanno ritentato con lo stesso entusiasmo in questo 2015.

I due scultori hanno partecipato a “Giass e Nef“, il concorso di sculture di neve che per tre giorni ha riempito Val Bondione (BG) nei primissimi giorni di Gennaio.

Il tema di quest’anno era legato allo sport e alla montagna, e così con la solita ironia che contraddistingue l’ Olmo, Ferrarini e Maffezzoli hanno scolpito un cubo di neve di 2×2 metri, ricavandone una casetta con la sagoma di uno sciatore andato a schiantarvisi.
Un po’ il tema dello sport, e un po’ il fatto che la nostra postazione fosse a ridosso delle piste da sci, ci ha fatto scattare questa molla –ha raccontato Ferrarini e ci abbiamo dato dentro per un giorno e mezzo per terminare la scultura.”

Ma come si scolpisce la neve, quando si è abituati al legno ?
Innanzitutto con la curiosità di chi vuole sperimentare tutto, ma nel concreto i due artisti hanno utilizzato sgorbie apposite per il ghiaccio e la neve, raspe adatte e, incredibilmente, una grattugia per il formaggioindispensabile per lisciare“, ci ha spiegato ancora Ferrarini.

La novità di questa partecipazione 2015, è stata la possibilità di allestire una piccola mostra di opere dell’ Olmo d’Oro, con tanto di esibizione di scultura live nella palestra di Val Bondione, dove Giovanni Lodi Rizzini, altro scultore dell’associazione artistica, ha lavorato nei due giorni di rassegna con un notevole successo tra gli interessati.

Archiviato questo successo, l’ Olmo d’Oro è già pronto per ripartire con l’organizzazione dei nuovi corsi primaverili di marzo, cui è possibile iscriversi con una mail a info@olmodoro.com. Ma nell’orizzonte artistico del gruppo, ci sono altri appuntamenti che costelleranno un percorso lungo che si concluderà a giugno, con un grande simposio di 3 giorni (5, 6 e 7 giugno) per celebrare i 10 anni di vita dell’associazione.

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Claudio Ferrarini sul lato della casetta appena scolpita. Foto di Luca Maffezzoli

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