MELZO – Al Liceo Giordano Bruno si impara il cinema e la solidarietà: i ragazzi di Spazio Cinema hanno realizzato un video in collaborazione con ECPAT contro lo sfruttamento sessuale di bambini e adolescenti

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A scuola non ci sono solo le attività accademiche, le solite (spesso considerate noiose dai ragazzi) materie che portano i soliti voti. A scuola c’è molto di più. Ed è proprio questo “di più” che permette ai ragazzi di apprendere meglio di quanto potrebbero fare decine e decine di semplici lezioni accademiche. E’ per questo, forse, che i ragazzi del Laboratorio di Cinema del Liceo Scientifico Giordano Bruno di Melzo sono così appassionati e preparati su solidarietà e beneficenza, in particolare su ECPAT, acronimo di End Child Prostitution, Pornography e Trafficking, associazione che si occupa di proteggere i minori dalla mercificazione e dal traffico.

Sono loro, infatti, che hanno raccolto, in un mercatino di beneficenza organizzato nel periodo di Natale del 2009, ben 2mila euro con cui hanno avviato il sostegno a distanza di due bambini cambogiani. Sempre loro, poi, sono stati scelti da ECPAT per la realizzazione di uno spot di sensibilizzazione in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del 2010 (20 novembre) e di un video clip per gli auguri natalizi.

SPAZIO CINEMA. Il laboratorio di cinema del Liceo è partito due anni fa, limitatamente ad alcune classi terze. Gli alunni avevano partecipato al Premio Gavioli, organizzato dal Rotary Club, classificandosi terzi. Da allora il laboratorio si è esteso a tutta la scuola, in particolare ai ragazzi del triennio ma non solo, coinvolgendo una trentina di ragazzi, diligentemente guidati dalla professoressa Cristina Ballotta.

CAPUCCETTO ROSSO E IL LUPO CATTIVO. Per la realizzazione dello spot, i ragazzi si sono ispirati alla favola di Capuccetto Rosso, per realizzare un corto a difesa di bambini e adolescenti costretti alla prostituzione.  Per l’occasione, il laboratorio si è trasformato in una fucina di attori, sceneggiatori, registi e montatori audio e video, che hanno realizzato un videoclip per informare e far riflettere ragazzi, famiglie e istituzioni.

I ragazzi hanno utilizzato i sotterranei della scuola per allestire il set, creando una vera stanza con mobili e accessori che ognuno di loro ha contribuito a recuperare, coinvolgendo anche i professori.

ECPAT. Quella dei bambini vittime di sfruttamento sessuale è “una favola” che non ha ancora visto la sua fine. Ci sono oltre 20mila bambini e ragazzi in Cambogia sfruttati sessualmente, 2milioni coinvolti, nel mondo, nel mercato del sesso, vittime di traffico e tratta a scopi sessuali, ritratti nelle immagini pornografiche e adescati dai turisti del sesso.

Attraverso il progetto con la scuola di Melzo, ECPAT continua la sua opera di denuncia del dramma della schiavitù del sesso di bambini e pone l’accento sulla partecipazione giovanile, tema caro alla rete  ECPAT e principio fondamentale della Convenzione. Troppo spesso ai tavoli dove si discute dei diritti dell’infanzia non ci sono i ragazzi. ECPAT invece ha nel mondo una rete di giovani, ex vittime di sfruttamento e non, che vanno nei  villaggi a parlare ai ragazzi e ragazze a rischio.

Accanto ai troppi “cappuccetto rosso” oggi ECPAT vede tra i protagonisti tanta gente, come il cacciatore buono,  “armata”, di creatività, entusiasmo, voglia di partecipare e di coinvolgere. Il Liceo Giordano Bruno di Melzo è tra loro!

Di seguito vi proponiamo il video realizzato dai ragazzi!