CASSINA
ESTATE ROVENTE FUORI DAI CANCELLI DELLA “DIELLE”

categories="13381,12868,6030,12964,9217,13794,12762,12863,12742,12741,12743,12862,12744,12746,12745,12747,12748,12865,12866,12799,12749,12763,12750,12864,12751,12867,12752,6546,16899,12965,6542,3,12980,210,17281,17282,17283,17284,12962,6126,13798,12981,287,1,12966,12961,12976,2916,5857,9608,12505,14138,14139,13781,6544,13496,7153,6534,5184,12977,6031,9215,6523,10994,6522,1545,6421,10995,10993,13198,361,13290,12821,12800,6062,8672,16701,16702,16703,6,5856,12959,9216,9218,27,101,14566,13209,6511,12963,12816,427" random="1" limit="1"]

Le dinamiche dell’accaduto non sono chiare,
ma ciò che è sicuro, è che tra un operaio presente al presidio, e uno dei titolari della Dielle, si è arrivati alle mani.

Lo scontro è avvenuto nella mattinata dello scorso 7 agosto, e nonostante nessuno, né forze dell’ordine, né rappresentanti dei lavoratori, si siano sbilanciati sulle dinamiche dell’accaduto, si è saputo che l’operaio è stato portato in ospedale per alcune medicazioni, dopo essere stato soccorso da un’ambulanza chiamata dai presenti al presidio.

La situazione di tensione, perdura ormai da maggio, e come vi avevamo raccontato in un ultimo pezzo (leggi qui), la questione pareva parzialmente risolta con la possibilità di un reintegro a rotazione degli operai, la rescissione del contratto con la ex cooperativa FastService, e l’inserimento di una nuova agenzia, la Ecoservizi S.r.l.

Tutto è rimasto in stallo poiché la continua escalation di tensioni e scontri, ha portato l’azienda ad esprimersi categoricamente contro il reintegro di alcuni degli operai in presidio da maggio. Motivo della ferma posizione sono proprio gli atteggiamenti giudicati dai vertici Dielle, come violenti e facinorosi.

Ciò che resta invariata, è la situazione fuori dai cancelli, con il presidio sempre attivo, i picchetti all’ordine del giorno, le tende e i gazebo ancora montati per la protesta che non accenna a placarsi.

Pare non sarà un’estate semplice in quel di Cassina sul fronte delle grandi imprese,
che ultimamente, se non sono alle prese con presidi, sentono comunque aria di crisi, come sta accadendo a Nokia.