In un Consiglio Comunale di oltre cinque ore, finito poco prima della mezzanotte, la mozione di sfiducia presentata dall’opposizione al Sindaco Umberto Gravina, è slittata dal 16° e ultimo posto della lista, al primo punto all’ordine del giorno. Come era già stato abbondantemente previsto, è stata respinta con 9 voti, quelli del PD e del Sindaco, contro gli 8 dell’opposizione.
“E’ andata come doveva andare -ha commentato breve ma pungente, il Sindaco Gravina– Sono state ripetute le stesse cose, dette e ridette, La nota da rimarcare, è che la richiesta è stata protocollata da Giambitto, e che Sinistra Unita si è accodata. Gli estremi si sono ricongiunti e il dibattito è stato molto sottotono”.
Proprio la discussione era al centro della volontà dell’opposizione già tempo fa: “Sappiamo che ci saranno poche possibilità -aveva detto Luca Maggioni di ProCarugate appena protocollata la mozione- ma è necessario che si affronti l’argomento e se ne discuta, la situazione politica attuale è insostenibile“. Anche Molteni di SU aveva auspicato una discussione aperta “sui motivi che hanno portato all’espulsione per decreto di tutti i consiglieri e assessori non del PD ed al cambio di maggioranza e di programma elettorale ad elezioni avvenute”.
Così è stato solo in parte in realtà, come precisa sempre Molteni di Sinistra Unita: “Dopo 4 mesi dalla rottura della maggioranza, le nuove e vecchie opposizioni sono riuscite ad imporre un confronto in consiglio comunale, negato dal Sindaco in più occasioni. Il Partito Democratico si è sottratto al dibattito nel merito delle questioni, il Sindaco non è neanche intervenuto, il Vice Sindaco Grimoldi ha fatto un discorso sulla politica nazional-locale a tratti incomprensibile, e al povero Mauro Tresoldi, capogruppo PD in Consiglio, non è rimasto che fare il custode della fede e rimettere il solito disco rotto: non sapevamo, fate ricostruzioni fantasiose, avete livore personale, leggete tra le righe anziché le righe, attaccate le persone e non la politica ecc… Nel merito delle menzogne raccontate sull’ampliamento del Carosello, non hanno comunque proferito parola, sebbene proprio il 28 mattina, gli uffici della Regione Lombardia ci hanno confermato che il Sindaco di Carugate , aveva verificato la possibilità di riaprire un Tavolo in Regione, e ridare impulso al progetto di super ampliamento di Carosello“
Roberta Ronchi, capogruppo Lega Nord, non si muove di un centimetro rispetto alle posizioni che l’hanno portata a firmare la mozione, e ribadisce con convinzione il motivo per cui il paese dovrebbe, a suo avviso tornare al voto subito: “Il fatto che sia discussa e votata una mozione di sfiducia in un Comune è un grande sintomo di crisi politica, perché per presentarla serve un numero di Consiglieri che va ben oltre quello assegnato alle apposizioni dal risultato elettorale. La Mozione di Sfiducia è stata utile per ripercorrere le cause che hanno portato alla rottura della coalizione che ha vinto le Amministrative nel 2011. In questi casi il Sindaco si dovrebbe dimettere, dando la possibilità ai cittadini di esprimersi attraverso il voto anticipato, dato che a loro è stata chiesta la fiducia con una lista, Progetto Carugate, che non esiste più. Il Sindaco infine dovrebbe riflettere sul fatto che una maggioranza che si regge su un solo voto decisivo per andare avanti non ha una solidità tale da garantire la prosecuzione dell’attività amministrativa. Questo Sindaco e questa maggioranza, tutta PD, sono delegittimati ad andare avanti ad amministrare Carugate e si deve tornare al voto! ”