SEGRATE
DONNE IN PIAZZA PER IL FLASH MOB “ONE BILLION RISING”

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14 febbraio non è solo San Valentino, ma è ormai da due anni, la giornata internazionale “One billion Rising“.
Il 14 febbraio, come ogni altro giorno dell’anno, per una donna omaggiata con un mazzo di fiori, un’altra viene uccisa, violentata, violata.

Per questo la campagna mondialeOne billion rising“, ha mobilitato la popolazione di tutto il globo contro la violenza perpetrata verso le donne. Questo lo scorso 2013 però, perché in occasione del San Valentino 2014, la campagna ha puntato più che altro sul tema della Giustizia. “One Billion Rising per la Giustizia focalizzerà l’attenzione del mondo sul tema della giustizia per tutte le vittime di violenza di genere, perchè si metta fine all’impunità dilagante che prevale a livello globale” si legge nella pagina italiana della Campagna

In Martesana alcuni comuni hanno aderito alla mobilitazione, che come in passato prevedeva un flash mob danzante sincronizzato nella stessa data in ogni parte del mondo. Segrate è uno dei comuni che ha aderito alla manifestazione, portando in piazza cittadine e dipendenti comunali per questa danza che è una presa di posizione ferma che il Sindaco Alessandrini commenta così: “E’ importante che le donne per prime si ribellino alla violenza, ed è poi importante che le donne vittime di violenza sappiano di avere una rete di supporto su cui poter fare affidamento”

Sul tema della violenza di genere legate alla realtà locale, Alessandrini ha poi detto: “A questo stiamo lavorando. Nei prossimi giorni definiremo le modalità operative, in modo da arrivare in breve tempo alla firma di un Protocollo d’intesa che ci consentirà di istituire una rete per la prevenzione e il contrasto del fenomeno della violenza nei confronti delle donne e il sostegno alle vittime di violenza reali e potenziali. Una rete che servirà anche a creare “sentinelle” sul territorio in grado di supportare le donne con le corrette informazioni e un corretto orientamento sui percorsi legali e sociali da intraprendere”.

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