Golfo Agricolo di Segrate
La decisione è stata presa nella seduta di giovedì 4 aprile dal Consiglio Comunale, che ha approvato a maggioranza la cessione gratuita al Comune del terreno privato compreso tra Milano 2, la zona industriale Marconi e Rovagnasco.
L’annessione del Golfo al patrimonio comunale è inserita nel progetto di rigenerazione urbana dell’area degradata ex CISE di via Reggio Emilia a Redecesio, che sarà bonificata e riqualificata da un operatore e sviluppatore di data center leader a livello mondiale.
Nello schema di accordo di cessione gratuita dei terreni del Golfo vengono trasferiti nell’ex CISE i diritti edificatori che persistono su quell’area, avviando la riqualificazione delle palazzine che furono dell’Enel, mentre la società proprietaria del Golfo rinuncia ai contenziosi legali ancora aperti. Per l’Amministrazione comunale si tratta di un passaggio storico per la comunità segratese che con questa operazione acquisirà la parte più rilevante e strategica dell’area verde di oltre 650 mila metri quadrati oggetto da oltre vent’anni di un aspro confronto pubblico, sfociato in un ricorso al TAR e in una sentenza del Consiglio di Stato che nel 2015 annullò l’allora vigente Piano di Governo del Territorio che ne concedeva l’edificabilità.
«Quello che diventerà, lo decideranno i segratesi»
«È un giorno storico per tutti noi segratesi – ha commentato il Sindaco Paolo Micheli nel corso della seduta con siliare– Finalmente il Golfo Agricolo è nostro, dei nostri figli e nipoti. La battaglia vinta contro la cementificazione di quest’area è stata giusta, coraggiosa e determinata, ma anche lunga, difficile e costosa sia economicamente che di tempo dedicato, di stress e di preoccupazioni. Andrebbero ricordati uno ad uno i nomi dei 50 segratesi che a proprie spese nel 2012 con Legambiente e Wwf Martesana hanno avviato il primo ricorso al TAR; ho memoria delle tante manifestazioni, delle petizioni e soprattutto del lavoro prezioso del Comitato “Salviamo il Golfo Agricolo”. Ma vanno ringraziati anche i tanti cittadini che credendo nel nostro lavoro hanno difeso questa area cittadina dall’alto valore ambientale, naturalistico e paesaggistico».
«A chi mi chiede e ora quale sarà il futuro del Golfo? -continua il Primo Cittadino Micheli– Rispondo che sarà certamente bellissimo: potrà rimanere così com’è ora, tornare agricolo o diventare un grande parco o un bosco urbano. Quello che sarà comunque lo decideranno i nuovi proprietari: i segratesi!».
«Con questo risultato Segrate si propone come un modello di sviluppo in cui i cittadini sono protagonisti di una lotta per la tutela di un bene comune e prezioso come è il territorio in cui vivono» conclude il sindaco Micheli.
Golfo Agricolo nel Parco PLIS Est delle Cave
Il lavoro di riqualificazione e di tutela dell’area andrà avanti anche sulle restanti aree private del Golfo, quelle a nord di Rovagnasco e del Villaggio Ambrosiano.
«La prima importante vittoria è stata raggiunta -dichiara il Vicesindaco e Assessore al Territorio Francesco Di Chio– ma la difesa dei terreni di tutto il Golfo Agricolo prosegue grazie agli strumenti urbanistici vigenti e futuri che impediscono nuovo consumo di suolo nella nostra città, inutile e dannoso. Inoltre andiamo avanti con l’iter di adesione del Golfo al parco locale d’interesse sovracomunale PLIS Est delle Cave».