Neanche tre giorni. Dopo la vandalizzazione degli scorsi giorni, il Comune ha premurosamente riverniciato il ponte arcobaleno sulla metropolitana di Cernusco sul Naviglio. E l’hanno vandalizzato di nuovo.
L’arcobaleno LGBTQ+ vandalizzato di nuovo
Il 22 giugno, in occasione del Milano Pride 2023, l’Amministrazione Comunale di Cernusco sul Naviglio ha colorato il ponte di via Leonardo Da Vinci come simbolo di solidarietà e sensibilizzazione contro l’omofobia. Murales vandalizzato pochi giorni dopo, il 10 luglio, in segno di dissenso con scritte offensive ed oscenità varie.
Nella mattinata del 19 luglio alcuni cittadini cernuschesi si sono trovati di fronte una nuova sorpresa. Dopo che l’Amministrazione Comunale ha subito ridipinto e sistemato il ponte arcobaleno, una nuova scritta è comparsa sopra il muro: «Sistemate gli ospedali!»
Non una protesta contro il vero messaggio del muro arcobaleno, ma un atto vandalico di natura puramente “politica”: non una scritta d’odio, ma un invito a pensare all’Amministrazione di occuparsi anche di altri temi sociali, come ad esempio la sanità.
La risposta del Sindaco
Non si è fatta attendere la risposta del Sindaco di Cernusco Ermanno Zacchetti, ad cui ha affidato ai suoi canali social una lettera indirizzata al protagonista dell’atto vandalico:
«“Sistemate gli ospedali” è la scritta che è comparsa sull’arcobaleno del ponte di via Leonardo Da Vinci ripristinato solo ieri dopo i precedenti imbrattamenti: è il frutto dell’azione nell’ombra di questa notte, da parte di ignoti».
«Quando mi hanno mandato la foto questa mattina presto, ho pure pensato che ero d’accordo sui contenuti e che se l’autore mi avesse contattato, avremmo potuto scrivere insieme una lettera al Presidente della Regione Lombardia, che è responsabile della Sanità e dei servizi attraverso cui questa funzione si concretizza, anziché rovinare un murale. Del resto, mi è già capitato di farlo in passato, insieme ad altri Sindaci».
«Trovo sbagliato rivendicare una libertà di pensiero ed un diritto sacrosanto, quello di poter essere curati in luoghi all’avanguardia, esprimendoli imbrattando un luogo pubblico (e vale per ogni scritta che vedo in giro sui muri della città); lo trovo ancor più sbagliato perché fatto a discapito di un messaggio di inclusione e di rispetto come quello che quell’arcobaleno voleva esprimere (così come lo trovo ancor più sbagliato quando vengono vandalizzate le panchine rosse); e trovo sbagliata ogni parola che sostiene questo tipo di azione, come invece ho letto in vari (e per fortuna circoscritti) commenti social sull’argomento».
«“Di una città non godi le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che dà ad una tua domanda”. In questi caldi giorni in città che conducono alle vacanze di agosto, ho sul comodino “Le città invisibili”, un classico (è stato pubblicato nel 1972) di Italo Calvino. Mi è venuta in mente questa frase pensando a quali domande poniamo alla nostra Cernusco sul Naviglio. La mia ha a che fare con il rispetto tra le persone e per i luoghi della città, la responsabilità soprattutto nei confronti dei più giovani, l’inclusione di ogni persona e della sua storia, le opportunità offerte a tutti, lo sforzo comune per crescere in maniera sostenibile: anche per questo ho scelto di fare il Sindaco.