Ancora una giornata di sciopero del trasporto pubblico in Lombardia prevista per venerdì 31 marzo. Ad incrociare le braccia saranno gli autoferrotranvieri dell’ATM (Azienda Trasporti Milanesi) e di Autoguidovie. Non coinvolte le linee ferroviarie.
Sciopero del trasporto pubblico locale
Con un comunicato pubblicato sulla propria pagina Facebook, il sindacato AL Cobas ha dichiarato uno sciopero di 24 ore previsto per questo venerdì 31 marzo. Si torna a manifestare dopo le agitazioni di febbraio e di marzo.
Nonostante la proclamazione dello sciopero per tutto il giorno, dovrebbero essere comunque garantite le fasce di garanzia, anche se l’azienda milanese non ha ancora dichiarato nulla di ufficiale. Sul sito del Ministero dei Trasporti si legge che la protesta è di 24 ore ma bisogna specificare che, trattandosi di una sola sigle sindacale, probabilmente non ci sarà l’adesione da parte di tutti i lavoratori e che comunque ci sono le fasce orarie di garanzia, ancora non pubblicate sul portale dell’ATM.
Oltre ad ATM, spegnerà i motori anche il personale dell’azienda Autoguidovie in tutta la Lombardia. La protesta è stata proclamata dall’organizzazione sindacale Osr Faisa Cisal. Avrà una durata di 4 ore, dalle 18 alle 22. I diagi dipenderanno anche in questo caso dal tasso di adesione allo sciopero
Le ragioni della protesta
Nel comunicato di AL Cobas i parla di piano di assunzioni, giudicato «una farsa», turni di lavoro troppo lunghi fino a 14 ore e stipendi troppo bassi.
Le richieste sono chiare. «Chiediamo: 150€ d’aumento nette mensili uguali per tutti e solo ai livelli produttivi; riduzione dell’orario e della flessibilità del lavoro; trasformazione di tutti i contratti part-time in full-time ed eliminazione salari d’ingresso; riconoscimento degli arretrati del corretto pagamento delle giornate di ferie; tutela dell’igiene degli ambienti aziendali e delle vetture e della sicurezza del personale anche attraverso sistemi di protezione passivi (es. blindatura delle cabine di guida e dei chioschi degli agenti di stazione) -continua il comunicato– Le immediate dimissioni del direttore Giana e dell’intero CdA per aver fallito la loro missione! Il 31 marzo scioperiamo anche contro le gare d’appalto del servizio di TPL Milanese che sono la mal celata motivazione dei progetti di sfruttamento di ATM e Comune di Milano».