Continuano le misure delle Amministrazioni Pubbliche della Martesana, per far fronte al caro energia e ridurre i consumi di luce e gas. Dopo l’azione condivisa dai Sindaci della zona omogenea Adda Martesana che ha portato alla firma delle ordinanze per il posticipo dell’accensione degli impianti di riscaldamento al 29 ottobre, Segrate e Vimodrone sono stati tra i primi a prorogare la misura ai primi giorni di novembre.
Impianti spenti fino al 3 novembre
Le temperature che rimangono sopra la media stagionale e la necessità di ridurre i consumi energetici sono i motivi per cui il alcuni Sindaci della zona, hanno deciso di posticipare ulteriormente l’accensione degli impianti di riscaldamento al 3 novembre 2022. Tuttavia – si legge nell’ordinanza del Comune di Segrate – il provvedimento non si applica a ospedali, cliniche, case di cura e ricovero per azioni e minori, nonché alle strutture protette per l’assistenza e il recupero dei tossico-dipendenti e di altri soggetti affidati a servizi sociali. Esentate anche le scuole materne, asili nido oltre a piscine e saune. Posticipata l’accensione al 3 novembre anche per il Comune di Cernusco sul Naviglio, il Comune di Carugate e quello di Cassina de ‘Pecchi.
Vimodrone e Cassano accendono il 5 novembre
«Un atto doveroso – ha sottolineato il Sindaco di Vimodrone Dario Veneroni – che va anche oltre l’emergenza che stiamo affrontando, a sostegno della tutela ambientale e della qualità dell’aria, temi che la nostra amministrazione ha cuore e porta avanti con azioni concrete sul territorio». Queste tra le motivazioni che hanno portato ieri 26 ottobre, alla firma dell’ordinanza che posticipa l’accensione degli impianti di riscaldamento a Sabato 5 Novembre nel Comune di Vimodrone e Cassano d’Adda.
Bussero: l’appello al buon senso dei cittadini
«Il tema del caro energia è ormai condiviso da tutta la cittadinanza – ha affermato il Sindaco di Bussero Massimo Vadori, durante il Consiglio Comunale del 26 Ottobre – proprio per questo sono certo che i nostri cittadini sapranno approcciarlo con parsimonia e senza estremismi. Per quanto riguarda gli edifici pubblici, grazie alla temporizzazione programmata degli impianti, siamo in grado di fare una valutazione in tempo reale e un monitoraggio quotidiano che ci permetterà di mantenere spenti gli impianti, qualora le temperature esterne dovessero rimanere elevate, e allo stesso tempo di accenderli se queste dovessero abbassarsi, pur mantenendo un attento monitoraggio anche in base all’utenza e all’utilizzo».