CASSINA DE’ PECCHI – Cittadinanza ai minori stranieri nati in Italia? No Grazie! La risposta del sindaco Claudio D’Amico dai banchi di Montecitorio

Claudio D'amico, Sindaco di Cassina de' Pecchi
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Claudio D’amico, Sindaco di Cassina de’ Pecchi

Cassina de’ Pecchi e Cernusco sul Naviglio: paesi confinanti ma molto distanti in materia di materia di cittadinanza ai minori stranieri.

A distanza di poche settimane dall’approvazione alla “quasi unanimità” del Consiglio Comunale di Cernusco per la concessione della cittadinanza onoraria ai minori stranieri nati e cresciuti su territorio italiano, arriva direttamente dai banchi del Parlamento la replica del Sindaco leghista di Cassina On. Claudio D’Amico, che ha affermato come “il dibattito sull’eventuale concessione della cittadinanza ai minori stranieri è assurdo in quanto, per il fatto di essere regolarmente residenti nel nostro Paese, già usufruiscono degli stessi diritti dei ragazzi italiani”.

“Un cittadino straniero regolarmente residente in Italia ha infatti gli stessi diritti di un italiano tranne quello del voto – ha affermato D’Amico -questo significa che i minorenni italiani, non potendo votare, hanno esattamente gli stessi diritti degli stranieri. Quindi, chi dice il contrario, mente sapendo di mentire. Inoltre la legge attualmente in vigore prevede che il cittadino straniero nato in Italia, che ha vissuto ininterrottamente nel nostro Paese, al diciottesimo anno di età possa acquisire su semplice domanda la cittadinanza e quindi anche il diritto di voto.

Concedere subito la cittadinanza ai minori stranieri – hai poi concluso il Sindaco – potrebbe anche esporre i ragazzi a prevaricazioni da parte dei genitori che, come dimostrato in molti casi, se non accettano di far studiare i propri figli in una scuola italiana li potrebbero mandare nei loro paesi di origine per poi farli tornare dopo un indottrinamento coranico”.