Letture sotto l’ombrellone: “La rotta di Nadir” di Silvia Francesca Forti e Alessandra Di Consoli

È l’albo illustrato “La rotta di Nadir” il frutto della prima collaborazione tra Alessandra Di Consoli e Silvia Francesca Forti. Parole e immagini per narrare i sogni e le speranze di un bambino in un campo profughi

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Un sodalizio lungo un albo illustrato. “La rotta di Nadir” (Sabir Editore collana Lallero) nasce dai pensieri e dalle parole di Silvia Francesca Forti e dalle illustrazioni e dalla manualità di Alessandra Di Consoli che si sono unite per un progetto condiviso nell’affrontare la questione dei bambini profughi. Protagonista una barchetta di carta realizzata da Nadir, un bambino di un campo profughi, che solca il mare per diverse destinazioni portando con sé una luce di speranza.

“Poesia e fantasia”

Silvia Francesca Forti

, cassanese d’adozione, è laureata in Scienze dell’Educazione e ha un diploma di Conservatorio in Pianoforte e mamma di tre figlie: Beatrice, Elisa e Zoe. Ha lavorato nel campo interculturale presso l’Ufficio Mondialità del PIME e svolge attività di servizi educativi dedicati ai bambini da 0 a 6 anni di età. Ha pubblicato “Filastrocche” da ProgettoCultura di Roma nel 2016 e “Arriva Natale!” di Saremo Alberi Editore nel 2021.

«L’idea è nata alla fine del 2020– ha raccontato Silvia Forti- Come sempre quando nasce un libro, è la storia che è venuta da me. Mi si è presentata alla mente e si è delineata meglio nelle settimane successive – ha proseguito Silvia Forti-. Il tema dei bambini profughi mi sta molto a cuore. Da anni mi occupo di mondialità e negli ultimi anni ho approfondito questo aspetto. Questi “bambini sospesi”, tra una vita che non hanno più e una che ancora non hanno trovato, bloccati in non-luoghi che sono tutto fuorché accoglienti. Vite in pausa, con sogni in pausa: volevo parlarne. E volevo farlo non in modo “moralista”, ma attraverso la poesia e la fantasia. Sottolineando sempre e comunque la speranza, fatta di sogni che ribollono sotto la superficie».

L’albo illustrato è un messaggio di amore e di speranza, un pensiero rivolto a tutti quei bambini e quelle bambine che vivono e crescono nei campi profughi.

«Il titolo è nato da un brain storming tra me e Alessandra-ha continuato Silvia Forti- Volevamo rendere l’idea di viaggio (viaggio reale, viaggio metaforico) e da qui la rotta (trattandosi di barchetta). E volevamo dare un nome al bambino in ultima pagina, perché non fosse solo un numero, ma una persona intera, con un volto e un nome. Da qui Nadir, nome arabo (che può rappresentare molteplici nazionalità), che significa prezioso, straordinario. Come la vita di ciascun essere umano. E che ricorda anche l’astronomia (lo zenit, il nadir), quindi un riferimento alla navigazione e alle stelle che ci guidano – ha concluso Silvia Forti- Con l’albo volevo raggiungere bambini e ragazzi, far loro conoscere una realtà che magari hanno solo sfiorato in qualche Tg e che riguarda loro coetanei, bambini e ragazzi come loro. Perché sono loro, tutti loro, il futuro del mondo».

Pastelli, tempere, acquerelli e matite grasse

Alessandra Di Consoli

, fotografa, cilena di origine che vive e lavora in Martesana, diplomata all’Istituto Europeo di Design in Artivisive nel 2004 e nel 2018 all’Istituto di Fotografia Psicorporea di Bologna. Ha all’attivo diverse pubblicazioni tra cui Manuale d’Incanto con Cristiano Sormani Valli (Sabir Editore).

«Le illustrazioni sono nate da una richiesta di Silvia, che non conoscevo, e che mi ha contattato personalmente facendomi leggere il suo testo per mail– ha raccontato Alessandra Di Consoli- La tematica mi è subito piaciuta: forte, importante, ma allo stesso tempo come illustratrice avevo tantissima possibilità di dare spazio alla creatività ed al sogno. Silvia con tanti sogni, io altrettanti abbiamo iniziato a sognare insieme. La tematica del viaggio è una delle mie preferite quindi mi sono buttata con gioia ed entusiasmo».

36 pagine cariche di colori vivaci in cui la barchetta attraversa canali sotto cieli di stelle, valica colline che sembrano morbidi budini e accompagnata dai tanti amici che incontra lungo la sua rotta, tra cui una scimmia e un pirata che arricchiscono il suo viaggio facendola sentire meno sola.

«Sicuramente affrontare un tema spinoso, ma reale, con la consapevolezza che anche i bambini possano rendersi conto delle differenze nel mondo, che non tutto è scontato, ma anche parlare della forza della volontà, della speranza nel domani– ha concluso Alessandra Di Consoli- Poi ci piacerebbe anche che il libro potesse essere di appoggio anche ad associazioni che si occupano di questo, collaborando a veicolare un racconto e un pensiero per i bimbi in cerca di un luogo dove crescere dove costruire sogni e speranze. Una collaborazione di sinergia e volontà».

 

Augusta Brambilla