A Inzago il Centro Culturale De André ospita giovedì 9 giugno alle 20.30 l’evento “Una storia di lotta alla mafia nell’hinterland milanese” con la presentazione del libro “Pietro Sanua. Un sindacalista onesto e coraggioso- Le ragioni di un delitto ancora senza giustizia” (ed.IOD collana Sos Impresa).
Saranno presenti Mattia Maestri che ha scritto il libro con Lorenzo Sanua, figlio di Pietro e membro dell’associazione Libera e Samuele Motta consigliere Pro Loco e vice presidente RETE Antimafie Martesana come moderatore.
Conoscere per comprendere
É la seconda iniziativa culturale sui temi dell’antimafia, promossa dalla Pro Loco di Inzago in collaborazione con RETE Antimafie Martesana e con il patrocinio del Comune, che si pone come obiettivo quello di parlare di antimafia “perché è un compito di tutti e per tutti e parte dalla conoscenza e dalla memoria”.
«L’intento della progettualità è quello di dare voce al tema della criminalità organizzata e portarlo alla conoscenza della cittadinanza – ha dichiarato Samuele Motta– La focalizzazione della serata è parlare della presenza della mafia al Nord e narrare la vicenda di una vittima, non molto conosciuta, che è stata assassinata proprio in un comune dell’hinterland milanese».
Pietro Sanua, fruttivendolo, è stato presidente provinciale milanese dell’Associazione Nazionale Venditori Ambulanti (ANVA) e fondatore dell’associazione “Sos impresa” a Milano. È stato ucciso in un agguato mafioso, il 4 febbraio 1995, quando con il figlio Lorenzo era sul furgone diretto a Corsico per allestire la bancarella del sabato. Il movente e mandanti restano ancora ignoti. Dal 21 marzo 2010 Pietro Sanua è stato ufficialmente riconosciuto vittima di mafia in occasione della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle Vittime della Mafie.
«Questo elaborato non nasce con l’obiettivo di fare nomi e cognomi di presunti o ipotetici assassini, complici o mandanti del delitto del sindacalista Pietro Sanua-ha commentato Mattia Maestri– Semplicemente, questo lavoro cerca di ricostruire i network criminali operanti nel mondo del commercio milanese negli anni Novanta e infine prova a definire le condizioni di sfondo che possono aver concorso a causare l’omicidio, con modalità tipicamente mafiose».
Un libro che è testimonianza e memoria di una vicenda, poco nota ai più, che è dedizione al proprio lavoro con spirito etico, onesto e coraggioso.
«Certo che questo lavoro ci ha consegnato perlomeno una verità storica (che non è poco) mi auguro che possa essere utile anche per arrivare a una verità giudiziaria! – ha concluso Lorenzo Sanua dedicando al padre Pietro queste parole – Da questa ricerca ho preso ancora più consapevolezza di cosa ha fatto mio padre e da quale spirito fosse guidato: un principio di vera e sana giustizia sociale».
Augusta Brambilla