Per il secondo appuntamento della rubrica dedicata alle escursioni in montagna vi portiamo alla scoperta degli splendidi paesaggi dell’Alpe Ventina. Il percorso suggerito dagli Operatori Naturalistici e Culturali (ONC) del CAI di Cernusco di Naviglio è adatto a tutta la famiglia e può essere fatto con bambini dai 5 anni. Con un’oretta di camminata è possibile raggiungere i rifugi Gerli-Porro e Ventina dove ristorarsi con le specialità valtellinesi, o mangiare e giocare all’aperto godendosi il panorama.
Chi ha ragazzi più grandi ed è ben allenato può proseguire lungo il Sentiero Glaciologico, che porta alla bocca del ghiacciaio del Ventina (2225 m).
Qualsiasi itinerario scegliate, muovetevi sempre in sicurezza e «indossate calzature con suole scolpite per affrontare questi percorsi», come suggerisce Gioia Bossi, referente CAI FAMILY della sezione CAI di Cernusco sul Naviglio.
VERSO I RIFUGI DELL’ALPE VENTINA
La meta del percorso per le famiglie sono i rifugi Gerli-Porro e Ventina, che si trovano a poca distanza tra loro in Valmalenco, in provincia di Sondrio. Il punto di partenza è la piazza davanti alla chiesa di Sant’Anna nel paese di Chiareggio (1600 m), dove si può parcheggiare l’auto.
A sinistra della chiesa parte la mulattiera che conduce al ponte sul torrente Mallero. Attraversato il ponte, il sentiero prosegue in un bosco di abeti e larici e porta, come prima tappa, al rifugio Gerli Porro (1965 m). Con qualche passo in più, attraversando il pascolo, si arriva al rifugio Ventina (1976 m).
Le famiglie e i bambini potranno sostare e giocare all’alpeggio, approfittare dell’ottima cucina del rifugio e dello splendido panorama. L’alpe Ventina è infatti circondata dalle cime del Duca, Rachele, Sassarsa, Giumellini e Cassandra, dal Monte Disgrazia, Punta Kennedy e infine il Pizzo Ventina.
IL SENTIERO GLACIOLOGICO
Gli adulti e i ragazzi più grandi possono proseguire lungo il Sentiero Glaciologico (abbastanza riconoscibile e marcato da bollini), fino a poter osservare la bocca del ghiacciaio Ventina.
In montagna la prudenza non è mai troppa, quindi tenete presente che per andare su un ghiacciaio è necessario avere la preparazione e le attrezzature idonee. Il CAI di Cernusco raccomanda infatti di non avventurarsi da soli sul ghiacciaio, ma di farsi accompagnare da istruttori di alpinismo o guide alpine.
Il Sentiero Glaciologico, istituito nel 1992 dal Servizio Glaciologico Lombardo, è intitolato a Vittorio Sella, pioniere della fotografia di montagna. Il sentiero si snoda ad anello sul fondo della Val Ventina, in salita sulla destra idrografica. Un ponticello permetteva la discesa percorrendo il versante opposto della valle, ma il torrente impetuoso lo ha distrutto: meglio quindi rientrare dallo stesso sentiero.
Partendo dal rifugio Ventina si sale fra massi, terreno morenico e radi larici fino all’altezza di 2000 metri, dove l’Alta Via e il Sentiero Glaciologico si separano. Al bivio si svolta a destra e si prosegue con il percorso, che taglia il fianco della morena ed è accompagnato da targhe e cartelli che raccontano la storia del ghiacciaio della Ventina e il suo progressivo ritiro. Dopo aver oltrepassato un sasso levigato che augura un cordiale “Benvenuti”, si inizia a salire più decisamente fino a raggiungere la fronte del ghiacciaio.
INDICAZIONI PRATICHE
Arrivo in auto:
Chiareggio, in provincia di Sondrio
Da Chiareggio al rifugio Ventina
Dislivello: 300 m
Difficoltà: T (Turistica)
Tempo di percorrenza (a/r): circa 2 ore
Sentiero Glaciologico – dal rifugio Ventina al fronte del ghiacciaio
Dislivello: 275 m
Difficoltà: E (Escursionistica)
Tempo di percorrenza (a/r): circa 1,5 ore
Per saperne di più potete consultare il sito Paesi di Valtellina e Valchiavenna, dedicato alle escursioni nella zona, e il sito ufficiale del Servizio Glaciologico Lombardo.
Per scoprire tutte le proposte del CAI di Cernusco di Naviglio e le numerose attività organizzate durante l’anno potete consultare il sito e la pagina Facebook.