Carugate in Movimento
presenterà mozione nel prossimo Consiglio Comunale per chiedere la revoca dell’incarico all’Arch. Carlo Luigi Gerosa per la redazione degli elaborati necessari alla variante del Piano di Governo del Territorio.
L’affidamento, secondo Carugate in Movimento, è inopportuno, dato che il professionista sarebbe stato tra i progettisti del bilancio ambientale per l’ampliamento del Carosello e ,formalmente non corretto, per la mancanza del curriculum in allegato alla determina che lo ha nominato.
IL PGT, UNA SORPRESA
Per Carugate in Movimento la decisione dell’amministrazione di procedere alla variante del Paino di Governo del Territorio è una sorpresa. «La sorpresa- hanno scritto– è dovuta al fatto che la maggioranza di Pro-Carugate non aveva assunto nessun impegno simile in campagna elettorale. Nel programma di mandato, allegato al Documento Unico di Programmazione, il PGT viene richiamato solo indirettamente ed in funzione della re-introduzione della tangenzialina a sud».
GLI INCONTRI
Carugate in Movimento ha deciso in ogni caso di “giocare” la partita del PGT, organizzando una serie di incontri. Dopo il primo 6 marzo, dove si è affrontato il tema della sostenibilità, mercoledì 10 aprile ci sarà il secondo appuntamento con al centro il tema del consumo di suolo, la riqualificazione delle aree verdi e la riqualificazione delle aree dismesse. Ospite della serata sarà Pietro Mezzi, consigliere delegato alla pianificazione ambientale della città di Milano
«ARCHITETTO GEROSA SCELTO CON MIRA PERFETTA»
Non va proprio giù la scelta dell’ architetto Carlo Luigi Gerosa. A far storcere il naso a Carugate in Movimento sarebbe la partecipazione del professionista alla stesura del bilancio ambientale per l’amplificazione del centro commerciale Carosello di Carugate. «E’ evidente l’inopportunità- si legge nella mozione– di affidare la Variante del PGT di Carugate ad uno dei progettisti che hanno elaborato studi e documenti per l’ampliamento del centro commerciale Carosello».
La revoca dell’incarico è richiesta anche per quelli che la forza di opposizione definisce «difetti di procedura in ordine ai principi di trasparenza e pubblicità», ovvero mancanza del curriculum in allegato alla determina 757 del 5 dicembre 2018 con la quale si è dato l’incarico al professionista.