Violenza sulle donne: la serata a Gorgonzola, città solidale

Una conferenza organizzata in occasione della ricorrenza del 25 novembre

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Un’aula consiliare gremita e affollata da molte donne ha partecipato lunedì 12 novembre alla serata Nemmeno con un fiore, organizzata dall’amministrazione comunale in occasione della Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne, in programma il 25 novembre.

TANTI OSPITI

Presenti Ilaria Scaccabarozzi – vicesindaco – Fabio Roia – magistrato presidente di una sezione del Tribunale di Milano e autore di Crimini contro le donne, Politiche leggi buone pratiche – Fanny Marchese, assistente sociale presso SVSeD (Soccorso Violenza Sessuale e Domestica) alla Clinica Mangiagalli di Milano – Nadia Cavalleri, giornalista di Sky Tg 24 in qualità di moderatrice della serata e le Forze dell’Ordine del territorio.

«Un doveroso ringraziamento a tutti voi che siete qui a ricordare le vittime di femminicidio, agli ospiti di grande spessore e sensibilità e alle Forze dell’Ordine» ha esordito Ilaria Scaccabarozzi.

Le consigliere Patrizia Gasparini, Enrica Maria Piazza e Patrizia Sofia, insieme all’assessore Nadia Castelli e Ilaria Scaccabarozzi hanno letto le storie di Ernestina Malandrini, Alessia Capasso, Violeta Mihaela Senchiu, Loredana Lopiano, Maria Rusu ed Elena Panetta mentre sullo schermo scorrevano i nomi delle 76 donne uccise dall’inizio del 2018.

GLI INTERVENTI

«È solo dal 2013 che il Parlamento italiano ha ratificato la convenzione di Istanbul e approvato le disposizioni urgenti  per il contrasto della violenza di genere e nel 2015 è stato adottato un Piano di azione straordinario contro  la violenza sessuale e di genere – ha esordito Fabio Roia – È importante che la donna riconosca i gesti della quotidianità e l’eventuale esposizione di rischio a maltrattamenti, atti persecutori, violenza fisica e sessuale, che si rivolga alle forze dell’ordine per la denuncia, che si appoggi ai centri antiviolenza e che si affidi alla magistratura perché tutti questi passi sono necessari per proteggere sia lei che i minori.»

Ancora oggi il reato di genere per il 90% dei casi riguarda violenze sessuali e maltrattamenti e il 77% atti persecutori; i centri antiviolenza sul territorio italiano rappresentano un valido supporto alle donne e ai figli e, come ha sottolineato Fanny Marchese, «Bisogna ricordare che esiste sempre una valida alternativa che è rappresentata dalla possibilità di rinascere e di rifarsi una vita dignitosa dopo essere state vittime di violenza. La denuncia resta l’atto doveroso per fare quel passo in avanti che permette loro di avere salva la vita, unitamente alla consapevolezza che le donne devono pretendere rispetto e gli uomini devono corrisponderlo senza se e senza ma».

Ilaria Scaccabarozzi ha colto gli umori del pubblico affermando: “Abbiamo fortemente voluto questa serata perché informare è fondamentale per aiutare le donne a prendere consapevolezza di ciò che è giusto e sbagliato e di ciò che possono e devono fare per uscire da spirali di violenza e andare avanti.  La vostra presenza numerosa è testimonianza dell’importanza che riveste la violenza contro le donne, e noi ci impegneremo affinché ci siano ancora altri momenti di condivisione e confronto».

Fabio Roia ha concluso: «Il messaggio che vogliamo veicolare è che il nostro paese ha leggi adeguate per contrastare questo orrendo fenomeno e gli attori coinvolti (Forze dell’Ordine, centri antiviolenza e magistrati) si impegnano con costanza ogni giorno. Il fenomeno è culturale e c’è ancora bisogno di lavorare sul rispetto della persona e dei suoi bisogni, così come sulla libertà individuale che troppo spesso viene ancora negata».

 

Augusta Brambilla