Nominato meno di un mese fa dal sindaco Paolo Micheli (ne avevamo parlato qui) l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Segrate, Umberto Costamagna, ha rassegnato le dimissioni qualche giorno fa.
Fatale è stata la sentenza che ha visto Costamagna condannato in primo grado per “Omesso versamento dell’Iva”. Nel 2009-2010 infatti, pur dichiarandola regolarmente, a causa di una crisi di liquidità dell’azienda della quale era il rappresentante legale (la Call&Call di cui è fondatore) aveva deciso infatti di continuare a pagare gli stipendi dei dipendenti risultando dunque insolvente per quanto riguarda l’Iva.
Un anno e 4 mesi con la condizionale: è questa la pena che il Tribunale di La Spezia, dove ha sede la Call&Call, ha comminato al neo-assessore che ha già annunciato il ricorso. Il debito verso lo Stato ammonterebbe a 3 milioni di euro, in parte già ripagati dall’azienda ma che, per il Tribunale, a quanto pare non sono stati sufficienti.
Per questo Costamagna ha deciso, attraverso una lettera inviata al Sindaco, di rassegnare le dimissioni per evitare possibili imbarazzi alla Giunta di Micheli. Nella lettera il fondatore di Call&Call rivendicava quella decisione presa per “aiutare e mettere al primo posto i lavoratori” ma riconosceva il possibile rallentamento dei lavori della Giunta derivato dalla sua condanna.
Con una nota il sindaco Paolo Micheli ha deciso di accettare le dimissioni pur rivendicando la scelta di averlo nominato assessore: “La mia stima nei suoi confronti è immutata – ha dichiarato Micheli – La sostanza è che a Segrate ci sono molte cose da fare per i segratesi: continuare a rimettere in carreggiata una città che è stata sull’orlo della bancarotta e che ha gigantesche infrastrutture da completare. Il lavoro della Giunta non si ferma, ora più che mai”.