Jacob lo scriba: il carugatese Enrico Vincenzo Porcellini scrive il “libro dei dubbi”

Un romanzo che mette in dubbio la religione cristiana, scritto da un ex catechista

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Messa tutte le mattine, preghiere rivolte al cielo e impegno come insegnante di catechismo affinché la fede non fosse solo un fatto personale ma qualcosa di grande da condividere, da donare agli altri, ai più piccoli.
Poi, il ’68 – “l’uscita dal Medioevo che era, ai tempi, Carugate“, ci ha raccontato, dove nel ’61 un prete era stato criticato per aver portato i suoi ragazzi a vedere delle statue ‘nude’ – e i primi dubbi a dare una scossa a quella fede che credeva incrollabile, le prime riletture della Bibbia sotto una luce diversa, le prime messe in discussione. I primi giorni da ateo.
È la storia di Enrico Vincenzo Porcellini, carugatese classe 1950.

UN INCONTRO INASPETTATO

Poi gli anni passano, ed è il campanello di casa suonato da un testimone di Geova a dare il via a quello che è diventato il suo primo romanzo, Jacob lo scriba.
Io non ho mai aperto a nessuno di loro, come tutti. Dato il mio passato conosco bene la Bibbia e non ho bisogno che qualcuno me la racconti, ma quel giorno accanto al mio campanello non c’era uno sconosciuto con i volantini in mano, ma un mio vecchio amico, un compagno di scuola, uno di quelli divertenti, ricercati dalle ragazze, conosciuti da tutti. Ero così incredulo che ho aperto e l’ho fatto entrare“.
Quel giorno, in casa di Enrico, due persone ben informate discutono a lungo di quello che è Dio e di quello che è finzione, commentando alcuni paragrafi della Bibbia, giudicandoli secondo la propria esperienza. Un botta e risposta costruttivo, che porta Enrico a chiedersi se possa essere una buona idea raccontare in un libro la storia della religione cattolica: “Perché questo è per me, una bellissima storia, ma pur sempre una storia“.

Nasce così Jacob lo scriba, il suo primo romanzo “e forse anche l’ultimo – scherza Enrico – perché scriverlo non è stata certo una passeggiata“. Ha un piglio carismatico, è molto ironico e parlando con lui si percepisce quanto davvero conosca la materia di cui ha scritto.
È un tecnico di macchinari, nato e cresciuto a Carugate, dove tutt’ora vive.

IL DUBBIO INSINUATO NEI CREDENTI

Ma di cosa parla, esattamente, questo romanzo?
Potrei definirlo un saggio fantasioso, – ci ha spiegato Enrico – ho pensato che, date le incongruenze che si possono trovare all’interno della Bibbia, essa potesse essere stata inventata da un pastore, Jacob, appunto, che scrive e documenta come un umano: in questo modo, anche tutti gli aspetti bizzarri prendono un significato“.

L’obiettivo di Enrico è quello di creare consapevolezza intorno a quella che definisce “la saga di un popolo“, e in molti casi ci è riuscito. “Tra i fedeli che lo hanno letto ci sono state persone che mi hanno riferito di essersi scontrate con il dubbio a fine lettura, altri, invece, mi hanno comunicato che, pur comprendendo il mio scetticismo, la loro fede non ne è stata sfiorata. È evidente che chi non ha dubbi ha una fede davvero molto compatta“.

SCRITTURA E CREAZIONE: CONTI CHE NON TORNANO

C’è una perplessità che più di tutte le altre ha fatto riflettere Enrico, ed è il rapporto di Dio con la scrittura dell’uomo. “Se è veramente così potente, avrebbe aspettato che la scrittura venisse inventata? Non si sarebbe fatto vedere prima? O è un Dio sui generis, o forse qualcuno ha inventato la Bibbia“.

Non l’opinione di un ateo per partito preso, quindi, ma quella di un ex fedele che ben conosce la realtà di cui ha scritto, e che per questa ragione parla con il massimo rispetto di chi crede e non ha visto incrinarsi la propria fede: “Ho letto gran parte della Bibbia e posso dire che non mi quadra in particolar modo la creazione, la trovo bizzarra, mentre altre storie stanno in piedi; per il resto è una saga. Ho messo insieme questo racconto perché, per me, oggi, la Bibbia non è altro che una bella storia umana“.

Se, credenti o no, siete curiosi di leggere il romanzo di Enrico, potete trovarlo sul sito de La Feltrinelli e su Amazon, ma il suo autore ci ha avvisati che i tempi potrebbero non essere brevissimi: in questo caso, sarà ben contento di procurarvelo lui. La sua email è porcenri@yahoo.it.