In occasione della giornata mondiale per l’autismo, che cadrà il 2 aprile, è stata organizzata, lo scorso weekend, l’Ab-bracciata collettiva, un’iniziativa benefica a favore delle famiglie che frequentano la Terapia Multisistemica in Acqua con il metodo Caputo-Ippolito, e che ha visto Enjoy rinnovare per il terzo anno la sua adesione al progetto, in quanto uno degli 8 enti natatori che in Italia ospitano l’iniziativa, e l’unico, con Treviso, nel nord Italia.
GLI ORGANIZZATORI
L’evento (ne avevamo parlato qui), ha visto tra gli organizzatori il dottor Emanuele Ciocia, psicoterapeuta e Coordinatore TMA Regione Lombardia, con i suoi operatori TMA da tutta la regione e moltissimi volontari.
La collaborazione fra Enjoy Care, settore che si occupa di integrazione, cura e progetti rivolti al mondo della disabilità e TMA risale a ormai 5 anni fa, quando per la prima volta Enjoy Center è stato la sede di uno dei 3 corsi annuali per operatori TMA. Da allora Enjoy continua a essere Centro di formazione accreditato e conta 4 operatori attivi con oltre 70 ragazzi a beneficiare delle terapie, fornendo assistenza durante tutto l’anno.
L’EVENTO
L’Ab-bracciata collettiva nasce con lo scopo di avvicinare più persone possibili all’autismo; consiste in una maratona natatoria di 30 ore (in questo caso dalle 7.30 del 24 marzo alle 13.30 del 25 marzo) in cui ogni partecipante può contribuire nuotando, galleggiando o rimanendo in corsia per un minimo di 15 minuti insieme ai ragazzi che svolgono durante l’anno la TMA.
“L’ottima collaborazione e la grande amicizia che si è instaurata con Emanuele ha fatto si che questo evento così importante e impegnativo sia stato un successo su tutti i fronti. – ha raccontato Patrizia, Responsabile di Enjoy Care – Sono stati due giorni meravigliosi caratterizzati da un clima bellissimo, umano e di grande apertura. L’ennesima dimostrazione che la TMA rappresenta per il nostro centro una grandissima risorsa che restituisce un forte arricchimento educativo per tutti grandi e piccini. Era palpabile il valore dell’inclusione. I bambini che hanno partecipato, da quelli della Scuola Nuoto, a quelli di Enjoy School, hanno dimostrato la genuinità e la concretezza del valore inclusivo di questa iniziativa, con naturalezza. Lo spazio che questa attività occupa lo restituisce arricchendo il nostro centro col valore dell’accoglienza e la cultura della cura dell’altro- È stato molto emozionante – ha concluso – sapere di essere riusciti ad aiutare e avvicinarci ancora di più ai ragazzi e alle persone che li circondano. Una decina di ragazzi hanno dormito nel centro con l’assistenza solo degli operatori: un ulteriore gesto di solidarietà e un supporto alle famiglie che dimostra apertura e speranza verso un spettro di patologie che purtroppo ancora oggi, troppo spesso, conduce all’isolamento. Un grande traguardo!”.
Tantissimi gli eventi organizzati nel centro cernuschese a corollario dell’iniziativa: dall’apertura dell’evento e il taglio del nastro l’intervento della banda, alla partecipazione dell’intera Scuola Nuoto Enjoy, grandi e piccoli, classi di spinning e acquagym. Non è mancata l’esibizione da parte delle istruttici di nuoto sincronizzato, Greta, Eva e Arianna, e il lunapark in acqua organizzato da Enjoy School e aperto a tutti i bimbi in età pre-scolare ed elementare, fino alla chiusura con il taglio della torta domenica ed estrazione della lotteria alle 13.30 di domenica.
LA PARTECIPAZIONE: LA GRATIFICA PIÙ GRANDE
È stato un evento molto partecipato da tutto il territorio, sono intervenute squadre giovanili di agonisti, papà e mamme, amici, l’associazione subacquea Uomini della Pietra Diving con prove in acqua, squadre Master fra cui quella di Enjoy Swim al completo e una dello Staff di Enjoy, e Squadre di nuoto in acque libere con 30 atleti che si sono succeduti in acqua per tutta la notte, con 48700 m percorsi da Nuotatori Calabbbresi e Cerianesi e 62800 m per Swimmer Inside.
Tutti accomunati dalla volontà di donare terapie ai ragazzi con autismo, un percorso terapeutico importante con TMA, legati in una grande catena di collaborazione hanno contribuito a creare un clima di festa e accoglienza palpabile.
È stata molto significativa l’iniziativa intrapresa dal nuotatore Luciano Vietri a favore del progetto: la 30×30 per l’Abbracciata collettiva, ovvero 30 km in 6 sedi dell’iniziativa in tutta Italia, in 30 ore. Così è partito da Brindisi e, passando per Foggia e Napoli, ha risalito l’Italia fino a Roma poi Firenze, per concludere il suo percorso a Milano in Enjoy.
Tutti i metri percorsi in vasca, comunicati all’assistente bagnante, rappresentano simbolicamente il tentativo di avvicinarsi alle problematiche delle famiglie dei bambini con disturbo dello spettro autistico. Un segno di vicinanza e di condivisione attraverso lo sport che riesce ad abbattere le barriere e a rendere tutti uguali. In particolare il nuoto e l’attività in acqua, attraverso la TMA metodo Caputo Ippolito, offre grandi opportunità di integrazione e di rieducazione.
I numeri: si sono contate oltre 2000 presenze nel centro per questa iniziativa, 20 operatori TMA si sono succeduti in acqua, 10 ragazzi assistiti dagli operatori hanno dormito nel centro, sono state garantite 30 ore di attività continuata contribuendo a percorrere oltre 20000 km, nelle 10 sedi che hanno aderito all’iniziativa in tutta Italia.
“L’esperienza degli anni scorsi ci ha permesso di organizzare l’evento di quest’anno molto più in grande riuscendo a coinvolgere altre realtà e a progettare molti eventi collaterali che ci hanno permesso di far conoscere la nostra iniziativa e raccogliere più fondi e adesioni – ha raccontato Emanuele – I risultati che abbiamo raggiunto quest’anno ci hanno confermato che siamo sulla strada giusta, c’è una risposta importante da parte delle persone e molto positiva. In molti hanno promosso e sostenuto l’abbracciata anche attraverso i loro canali. L’hanno fatto piccoli e grandi sponsor, locali o nazionali, attraverso donazioni in denaro o in prodotti. Sono contento e soddisfatto di tutti quegli eventi collaterali che, oltre a raccogliere fondi, hanno creato l’attesa dell’evento a cui hanno partecipato molte persone: tutto ruota attorno alle persone, siamo qui per i ragazzi e le loro famiglie”. Poi conclude: “Eventi come questo sono un collante. Sia organizzare che vivere iniziative così unisce e dimostra che le persone reagiscono e sono sensibili a certe tematiche. Ho visto il mio gruppo divertirsi e crescere, ho potuto vedere la soddisfazione e il coinvolgimento delle famiglie e soprattutto ho scoperto tante persone, in particolare collaboratori di Enjoy, che nella quotidianità non avevo avuto l’occasione di conoscere davvero e con questa iniziativa ho potuto di vivere sotto una luce diversa. Una grande esperienza, ci rivediamo con l’Abbracciata il prossimo anno!” Qui una galleria delle belle foto scattate durante l’iniziativa: