Uno dei capitoli più caldi della politica busserese torna in prima pagina. Con una differenza però: questa volta le notizie sono buone.
Parliamo dell’agognato Centro Polifunzionale, un cantiere infinito, vittima dei fallimenti di più imprese edili che da anni scatena il disappunto tra i cittadini.
L’ESCAMOTAGE
L’escamotage per uscire da questo empasse edilizio e per evitare che un’ulteriore impresa fallisca lasciando nuovamente il progetto in stallo, il sindaco Curzio Rusnati lo ha trovato un paio di anni fa. L’astuta mossa prevede di affidare alla stessa impresa il Centro Polifunzionale e la costruzione dei 42 alloggi in edilizia residenziale convenzionata sull’area di Via Volta, dove fino a poco tempo fa sorgeva il vecchio magazzino comunale.
La ditta aggiudicandosi l’appalto delle palazzine, sarà obbligata a completare i lavori al Centro di via Carabinieri Caduti.
IL CONTO ALLA ROVESCIA
E così accadrà. L’azienda aggiudicataria è CEI e con la sottoscrizione dell’atto notarile si può dire che sia ufficialmente partito il conto alla rovescia verso l’effettiva apertura del Centro Polifunzionale.
I lavori inizieranno verso la fine di febbraio sia al Centro Polifunzionale sia agli alloggi di via Volta, e il Centro sarà riconsegnato al Comune e ai cittadini entro un anno con l’adeguamento alle attuali norme vigenti, senza l’aggiunta di ulteriori risorse da parte dell’amministrazione rispetto a quanto già stabilito dall’appalto del 2009.
FINALMENTE!
“Finalmente dopo anni di attesa e di fatica per trovare la soluzione migliore finalizzata ad
uscire dall’empasse in cui ci hanno lasciato i due fallimenti delle aziende che dovevano
completare l’opera –ha dichiarato il Sindaco Curzio Rusnati– oggi possiamo affermare con certezza che la struttura sarà riconsegnata ai busseresi, senza alcun onere aggiuntivo
rispetto a quelli previsti in origine.Grazie agli sforzi degli uffici e alla capacità di sperimentare buona amministrazione, andiamo oggi verso il completamento di una struttura pubblica che sarà il cuore pulsante delle attività aggregative, sportive culturali da un lato, e di una riqualificazione e rigenerazione urbana di una delle poche aree dimesse, come lo era quella dell’ex magazzino comunale, dall’altra”.
Con la speranza che questo cuore pulsante busserese possa iniziare a battere per davvero, attendiamo aggiornamenti.