Nessuno di noi abiterà questa terra in eterno, questo lo sappiamo, solo non sappiamo quando il carburante terminerà e la nostra auto fermerà la corsa.
Alessio Messina, presidente del comitato brugherese di Croce Rossa, ha atteso quel momento con la più grande forza possibile. E non si tratta di una frase di circostanza, di un pensiero dovuto: quando, nonostante la sofferenza causata dalla malattia, un ragazzo riesce a sorridere, a porgere la mano a chi è in difficoltà e a essere d’ispirazione a tanti, allora si può ben scomodare il vocabolario per parlare di resilienza. Anche a chi non conosceva bene, Alessio ha mostrato una via per vivere donandosi all’altro, con dedizione e instancabile ottimismo.
Istruttore di Diritto Internazionale Umanitario, grande fan degli Articolo 31 e patito di calcetto: le parole di chi, nel pomeriggio di martedì 20 febbraio, è salito sull’altare per parlare di lui, scomparso nella serata di domenica a soli 36 anni, hanno raccontato di una passione inesauribile, di un sorriso impossibile da spegnere. Chi ha meno viene prima, chi può deve aiutare: ecco il suo insegnamento.
E se le parole non bastano, il numero di persone che si sono mobilitate per porgergli l’ultimo saluto è una chiara dimostrazione che l’amore che si offre torna indietro, e con gli interessi. Numerose associazioni, tantissimi volontari di Croce Rossa, rappresentanti delle amministrazioni di Brugherio e Cologno, amici e parenti si sono riuniti con gli sguardi verso il cielo, quando, in seguito alle note di “Domani smetto” dei suoi Articolo 31 suonate a tutto volume sul sagrato della chiesa di San Maurizio al Lambro, una moltitudine di palloncini bianchi e rossi hanno lasciato le mani dei volontari per volare verso il cielo.
I familiari, sull’onda dell’altruismo che era parte di Alessio, hanno invitato chi intendesse fargli un ultimo dono a fare una donazione alla Fondazione Centro San Raffaele, all’IBAN IT03 U02008 09432 000101974276.
Spegnersi a poco più di trent’anni è un’ingiustizia che non trova spiegazione, ma andarsene avendo ispirato così tante persone a donarsi agli altri è un’eredità che in ben pochi possono vantare. Se ogni persona che ha contagiato con il suo entusiasmo saprà dare al prossimo anche solo un piccolo aiuto, lui avrà davvero cambiato le cose.
Lo si è visto negli occhi di chi gli ha voluto bene, e lo si è sentito nell’applauso scrosciante che ha seguito il suo ultimo saluto terreno.