Si chiama PizzAut, ed in poco tempo è diventato il progetto di inclusione sociale per ragazzi con disturbi dello spettro autistico che sta facendo il giro d’Italia. Come un fiume in piena, ha attraversato diversi media fino a diventare un vero e proprio fenomeno virale. Dal web, alla radio, passando per la carta stampata fino ad arrivare alla tv, con un recente servizio andato in onda in prima serata sul Tg1 e con la partecipazione al noto programma Mediaset Tu Sì Que Vales.
Nemmeno il più importante concorso canoro nazionale è stato in grado di arrestare la voglia di partecipazione della cittadinanza e dei molti sostenitori di PizzAut, tanto che proprio nel giorno della finalissima di Sanremo, a Cernusco si sta preparando un palco per un concerto rock anni Sessanta a sostegno del progetto.
L’EVENTO
Il concerto, che si svolgerà sabato 10 febbraio presso l’Auditorium Maggioni di Via Don Milani, è promosso dalla Pro Loco di Cernusco, che ha affermato di voler “diffondere e sostenere il progetto”.
Per l’associazione non è la prima collaborazione con PizzAut: già il 9 ottobre 2017 aveva organizzato, in occasione del “Taglio della zucca”, una risottata distribuita proprio dai ragazzi di PizzAut, il cui ricavato, (come accadrà anche per il concerto), è andato al progetto, e poi ancora con la Cristhmas Run dello scorso dicembre (Leggi QUI).
“Noi della ProLoco di Cernusco – hanno commentato – pensiamo che dalle piccole cose si possa cambiare il mondo, e organizzare una serata a favore di PizzAut è una di queste, perché è un’occasione per uscire di casa per giovani e famiglie, ci si ritrova, si ascolta musica dal vivo, si sta bene insieme e nel contempo si possono aiutare i ragazzi a realizzare il sogno della pizzeria“.
A salire sul palco sarà La compagnia band, un gruppo di Agrate Brianza che per la serata ha preparato una scaletta a tema che comprenderà successi di star del calibro di The Beatles, Blues Brothers, John Lennon, Lucio Battisti, Nomadi.
L’appuntamento è presso l’Auditorium di via Milani 6, alle ore 21.
L’OBIETTIVO
L’intenzione di Nico Acampora, fondatore di PizzAut e padre di un ragazzo autistico, che a Cernusco ricopre anche il ruolo di assessore alla Pubblica Istruzione, è quella di realizzare un locale gestito da ragazzi autistici affiancati da educatori, psicologi e professionisti della ristorazione e della riabilitazione, che li accompagneranno in un percorso finalizzato alla scoperta dell’equilibrio e della realizzazione di sé. Proprio perché troppo spesso esclusi dal mondo del lavoro e delle relazioni sociali, l’idea è quella di offrire a questi ragazzi un’occupazione, che non sia solo lavoro e apprendimento di una mansione, ma anche creazione di legami e sperimentazione di una “normalità” dalla quale, troppo spesso, vengono esentati.
La realizzazione di questa pizzeria davvero speciale, è parecchio dispendiosa, e proprio per questo è attiva una campagna di crowdfunding che sta trovando moltissimi sostenitori, ed in pochissimo tempo ha già quasi raggiunto l’obiettivo di 60 000 euro per, utile all’apertura: è possibile contribuire al sogno di questi ragazzi donando quanto si desidera all’indirizzo https://pizzaut.starteed.com/it/Crowdfunding.
IL FENOMENO MAINSTREAM
Di PizzAut hanno parlato in tanti, da Kekko dei Modà, che in un video-messaggio lo ha definito “un sogno bellissimo”, a Maria De Filippi durante il talent show trasmesso sulla rete Mediaset, e sono stati in molti a sostenere pubblicamente il progetto, come il comune di Segrate, il Pizza Bistrot di Arcore, il Cral dell’ASST di Monza, il Bice 15 di Vimercate e diverse attività a Concorezzo, Monza e un po’ in tutta la provincia.
Gli aneddoti raccontati sul palco di Tu Sì Que Vales (qui il link al nostro racconto), (Qui il video della puntata) non hanno descritto una realtà composta tanto da persone difficili e poco aperte all’inclusione, come spesso lo stereotipo ci ha abituato a conoscere, quanto da genitori e ragazzi meravigliosi, pronti a tutto per cambiare le cose.
“È evidente – spiega il sito web che ospita la raccolta fondi – che la sfida vera è realizzare un luogo di grande valore sociale ma anche un posto dove stare bene, dove non bisogna andare solo perché si fa del bene ma anche un luogo dove ‘si sta bene’. Solo così l’integrazione potrà essere reale”.
L’invito, quindi, è a uscire per un giro in città, per cantare insieme a questi ragazzi di quel sogno che, con l’aiuto di tutti, potrebbero davvero riuscire a realizzare, e sabato sera si potrà fare, ma “fino ad esaurimento posti”, fanno sapere gli organizzatori.
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