L’Amministrazione Comunale di Gorgonzola ha comunicato, in occasione del 32° anniversario della strage di via D’Amelio del 19 luglio 1992, che sarà intitolata ai “Giudici Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e vittime delle mafie” l’area verde adiacente il nuovo ingresso dell’Accademia Formativa Martesana, tra Via Di Vittorio, Via don Luigi Sturzo e Piazza Giovanni XXIII.
“Tenere viva la memoria, vigilare e combattere”
L’area verde dell’Accademia Formativa dedicata alla memoria. La strage di via D’Amelio avvenne il 19 luglio 1992 a Palermo e nell’attentato di stampo terroristico-mafioso morirono il giudice Paolo Borsellino e i cinque agenti della scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
«Lo ha deciso la giunta a seguito di una proposta condivisa all’interno del Consiglio comunale, in cui si era presa l’impegno di dedicare uno spazio pubblico alla memoria dei due magistrati uccisi nelle stragi di mafia del 1992 –si legge nella nota di presentazione del progetto- Sul nuovo nome si è espressa favorevolmente la Prefettura di Milano facendo arrivare in Comune mercoledì 17 luglio 2024 l’autorizzazione all’intitolazione in aderenza al parere espresso dalla Società Storica Lombarda, concludendo così l’iter amministrativo».
«Lo spazio verde attrezzato con panchine, cestini e gazebo, preso in consegna dall’Amministrazione comunale per renderlo fruibile alla cittadinanza dallo scorso marzo -continua la nota– fa parte delle opere di urbanizzazione a scomputo realizzate dall’operatore economico che sta costruendo il comparto C4 a ovest della città».
La dedica dell’Accademia Formativa
«Ricorre oggi il 32° anniversario della strage di Via D’Amelio a Palermo, –ha dichiarato la Prima Cittadina Ilaria Scaccabarozzi – in cui un’autobomba uccise il giudice Paolo Borsellino e i cinque agenti di scorta Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi e Claudio Traina. Un’altra morte annunciata, a 57 giorni dalla strage di Capaci costata la vita al collega e amico Giovanni Falcone».
«Quando pensiamo alla mafia –conclude la Sindaca– pensiamo a qualcosa distante da noi, invece non è così. Con altre forme e nuovi modi la mafia è presente anche nei nostri territori. Per questo motivo, occorre tenere viva la memoria e non smettere di vigilare e di combattere sull’esempio di chi ha dato la vita per la legalità».