Cologno Monzese commemora la “Giornata della Legalità”

Appuntamento il 23 maggio alle 10.30 a Villa Casati con Alessandra Dolci

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L’impegno della tutela dei diritti continua. L’Amministrazione Comunale di Cologno Monzese ricorda e commemora la “Giornata della Legalità” nel giorno del XXXII° anniversario della strage di Capaci. L’appuntamento è per giovedì 23 maggio alle 10.30 nel cortile esterno di Villa Casati. Interverrà la Dottoressa Alessandra Dolci, Coordinatrice della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Milano.

Giornata della Legalità a Cologno Monzese

La strage di Capaci è stato un attentato di stampo terroristico-mafioso compiuto da Cosa Nostra il 23 maggio 1992 nei pressi di Capaci per uccidere il magistrato antimafia Giovanni Falcone. Gli attentatori fecero esplodere un tratto dell’autostrada A29, alle 17:57, mentre vi transitava sopra il corteo della scorta con a bordo il giudice, la moglie e gli agenti di Polizia, sistemati in tre Fiat Croma blindate.

Oltre al giudice, morirono altre quattro persone: la moglie Francesca Morvillo, anche lei magistrato, e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Vi furono 23 feriti, fra i quali gli agenti Paolo Capuzza, Angelo Corbo, Gaspare Cervello e l’autista giudiziario Giuseppe Costanza.

«Ricordare tutte le vittime dell’impegno per la giustizia e la libertà»

«Giovedì 23 maggio, 32° anniversario della strage di Capaci in cui persero la vita il magistrato Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta -si legge nella nota di presentazione del progetto- commemoriamo anche a Cologno Monzese la Giornata della Legalità per sottolineare il rifiuto di ogni forma di criminalità di stampo mafioso e ricordare tutte le vittime dell’impegno per la giustizia e la libertà».

«L’evento, organizzato dagli Assessorati alla Legalità e alla Pubblica Istruzione in collaborazione con Libera Casa contro le mafie e la partecipazione di Libera, si inserisce nel percorso nella memoria della nostra comunità nazionale» chiude la nota.

Augusta Brambilla