Non si ferma il presidio di protesta dei busseresi per la carenza dei medici di famiglia. Da gennaio ad oggi, i cittadini si sono ritrovati per il sesto giovedì fuori dall’Ospedale di Gorgonzola.
Carenza medici di famiglia
Il CPS – Cittadini per la salute, il gruppo di busseresi che hanno dato inizio alle proteste per la mancanza dei medici di famiglia dal 18 gennaio 2024, si è ritrovato per il sesto giovedì nel parcheggio della Casa di Comunità di via Bellini a Gorgonzola.
Nelle ultime settimane avevano chiesto un incontro alla direzione sanitaria dell’ASST Melegnano – Martesana, per capire quale fosse la strategia dietro l’evidente emergenza in atto. La continua delocalizzazione dei servizi medici ha portato i cittadini all’esasperazione.
I manifestanti sono stati ricevuti dalla direttrice del presidio ospedaliero Daniela Invernizzi, referente per le case di comunità d’area, cercando una mediazione per far fronte al problema della carenza di medici di famiglia in Martesana.
«Ma nulla, sino ad oggi -così dichiara uno dei portavoce del CPS ed ex Sindaco di Bussero, Curzio Rusnati – è cambiato»
63 palloncini bianchi
«Siamo qui, ancora più arrabbiati. Gli ultimi dati del Servizio Sanitario Regionale, non fanno altro che rendere evidente ciò che da mesi denunciamo -prosegue Curzio Rusnati– La nostra ASST è carente di 63 unità tra medici e pediatri, come i palloncini che abbiamo in mano»
Nel corso dell’ultimo “giovedì della salute”, proclamati dal comitato per il diritto alla salute in protesta per la carenza di medici di famiglia, svoltosi giovedì 10 aprile, i cittadini hanno appeso 63 palloncini bianchi fuori dal cancello dell’ospedale di Gorgonzola. Uno per ogni figura professionale mancante.
«Stiamo presentando presso tutti i Consigli Comunali dell’Adda Martesana -conclude Rusnati– una mozione molto semplice: i Sindaci si devono fare carico presso i responsabili sanitari di questo problema».