Gessate celebra la “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”

Giovedì 21 marzo in piazza del Municipio si è tenuta la commemorazione alle vittime di tutte le mafie

vittime di mafia
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A Gessate in piazza del Municipio si è tenuta giovedì 21 marzo, in occasione della “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie” la lettura dei nomi delle vittime innocenti delle mafie. Presenti la Sindaca Lucia Mantegazza, la Dirigente Scolastica Regina Ciccarelli, i ragazzi e le ragazze delle terze medie e delle classi quinte, i docenti, gli Assessori e i rappresentanti delle Associazioni.

In memoria delle vittime innocenti di mafia

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Hanno letto i nomi delle vittime innocenti di mafia i ragazzi e le ragazze delle classi terze della Secondaria di primo grado e delle classi quinte dell’Istituto Comprensivo “Alda Faipò”, i docenti, la Dirigente Scolastica Regina Ciccarelli, il Sindaco Lucia Mantegazza, gli Assessori e i rappresentanti delle Associazioni.

«E’ il secondo anno che proponiamo la lettura alle scuole – ha dichiarato la Sindaca Lucia MantegazzaLeggere i nomi delle vittime, scandirli con cura, è un modo per fare rivivere quegli uomini e quelle donne, per non far morire le loro idee per fare rivivere l’esempio di chi ha combattuto le mafie a viso aperto e non ha ceduto alle minacce e ai ricatti che gli imponevano. I ragazzi e le ragazze, come sempre, sono stati bravissimi e hanno partecipato con un rispettoso silenzio e con un senso di responsabilità verso una memoria che abbiamo il compito di portare avanti».

“Una memoria che abbiamo il compito di portare avanti”

«Un momento fortemente voluto dall’Amministrazione comunale -si legge nella nota stampa e molto sentito anche dalla Scuola. Alla fine della cerimonia, in un commosso e sentito discorso di chiusura, la Dirigente Scolastica Prof.ssa Regina Ciccarelli ha raccontato la storia di due delle vittime, Filomena Morlando e Giuliano Pennacchio, rispettivamente conoscente e zio della Dirigente».

Augusta Brambilla